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Aggiornato: 31 maggio 2025
Mio Dio! e che fascino satanico in quella fascetta calda che si tolse, in quella camiciuola trasparente, in quelle braccia seminude, a quel profumo della carne! Quando penso a te e al nulla della mia vita come mi sento sconsolato! Ecco la mia volutt
La miss-cameriera, seduta a fianco del meccanico, tutta seria, quasi elegante, molto ben pettinata, portava con disinvoltura un cappellino delle Galeries Lafayette. Madlen, col suo pechinese accovacciato nel grembo, la testa un po’ rovesciata sotto la forza ed il profumo del vento, guardava la variata campagna sciorinarsi come una stoffa morbida e scintillante.
I piedi del crocifisso sparivano quella mattina sotto una gran fioritura di rose, disposte a mazzo enorme, legato al tronco della croce. Belle rose di ogni forma e d'ogni grandezza, chiuse ancora od aperte, d'ogni profumo, d'ogni temperanza del rosso e dell'incarnato, del pavonazzo e del cremisi, del salmonato e del giallo; davano tutte insieme a quell'augusto morente l'aspetto di un trionfatore.
Quella mattina si vestì con una ricercatezza che mai la maggiore, si profumò, si lisciò un'ora allo specchio, come se si fosse trattato di un ripesco amoroso. Si è detto che ogni donna, alle sue ore, è un pochino civetta; ma io vi so dire che l'uomo è un civettone senz'altro.
L’acqua esalava un profumo sottile che si mesceva nell’aria col profumo della cipria. L’esalazione aveva in sè qualche cosa di carnale.
S'era fatto portare il calamaio e rivedeva le bozze del suo studio sull'Hecatelegium di Pacifico Massimi, comunicando alla ruvida carta da stampe l'acre e molesto profumo del patchculi ch'egli usava portare addosso. Appiè del banco del principale erano due o tre cacciatori di Casalferrato e sentenziavano di cani e di fucili col caffettiere, Nemrod impenitente anche lui.
Mentre ella fantasticava pensando al mezzo di uscire da quella difficile situazione con minor danno possibile per il marito, don Pio, sotto il grande baldacchino di stoffa stemmata provava il pentimento per la promessa fatta e calmava la sua coscienza, poco scrupolosa, ripetendo a sè stesso che i giuramenti d'amore hanno un valore relativo, e che nessuno è obbligato a tenerli. Questo ei diceva alla sua fantasia infiammata per non privarla di una speranza, questo ei diceva ai suoi sensi eccitati, questo diceva a tutto l'esser suo che non aveva altro desiderio se non quello di possedere Maria. Non potendo dormire, don Pio si alzò verso le quattro e si pose a fumare per la camera cercando di stancarsi, affinchè gli riuscisse più facile di prender sonno; ma gli occhi restarono smisuratamente aperti, il corpo pareva non volesse il riposo e davanti a sè vedeva sempre Maria, che lo guardava affascinandolo con i suoi grandi occhi chiari, col suo sorriso fresco di bambina, con quel profumo soave di onest
Si va a passi lenti e corti, inframmezzati da lei di piccole strida, e di larghe risate da me per farle coraggio; mentre ella, così serrata sulla mia spalla, m'involge tutto in un profumo di pelle di Spagna, soave, delicato, inebbriante davvero.
Camminavano lesti, leggeri, aspirando il profumo dei prati, nella tranquilla ascoltazione delle cingallegre che volavano d'albero in albero; l'occhio vagante, il pensiero alato. Egli si fermò di botto. Che cosa guarda? domandò Marta dopo di aver aspettato qualche istante. Coraggiosa bestiola! Questa esclamazione non essendo una risposta, Marta si pose anch'ella a guardare.
I cavalli partirono ventre a terra. La lettera. La luna navigava tranquillamente pel cielo. Il profumo degli alberi saturava l'aria infocata e voluttuosa. Le foglie alitavano appena, come il respiro di un fanciullo. Non una nuvola. Le stelle palpitavano di una luce azzurrognola.
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