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Secondo il suggerimento di Aldo presero stanza in un alberghetto della rue Lafayette; poichè, diceva lui, non erano poi milionari, e si poteva far miglior uso dei quattrini che di regalarli ai proprietari di Grand Hôtel. Nancy trovò che egli aveva tutte le ragioni, e si meravigliò assai del suo senno. Davvero che egli sapeva molte cose!

e chi più n'ha più ne metta; io ci rinunzio, avendo dimenticato il testo preciso della medesima frase in russo, in polacco e in ungherese, che ho avuto la fortuna e il piacere di leggere su certe vetrine di via Lafayette. In questo poliglottismo commerciale di Parigi tutte le nazioni sono rappresentate, ove se ne eccettui la nostra.

La miss-cameriera, seduta a fianco del meccanico, tutta seria, quasi elegante, molto ben pettinata, portava con disinvoltura un cappellino delle Galeries Lafayette. Madlen, col suo pechinese accovacciato nel grembo, la testa un po’ rovesciata sotto la forza ed il profumo del vento, guardava la variata campagna sciorinarsi come una stoffa morbida e scintillante.

Non vogliamo bambini! gridarono mille voci sdegnate; e la regina, sfidando il pericolo che le era chiaramente presagito da quel grido feroce, rimandò i suoi due figli, inoltrandosi da sola verso il popolo, come una vittima consacrata alla morte. Ed era tale davvero. Lafayette, avvicinandosi a lei, poteva proteggerla per allora col lustro della sua fama.

Poi facciamo una corsa di due ore, in carrozza, descrivendo un immenso zig-zag sulla destra della Senna, per veder circolare la vita nelle arterie minori di Parigi. Rivedo con vivo piacere quel verdeggiante e splendido boulevard di Sebastopoli e di Strasburgo, che par fatto per il passaggio trionfale d'un esercito, e quella infinita via Lafayette, in cui le due striscie nere della folla si perdono allo sguardo in una lontananza vaporosa dove pare che cominci un'altra metropoli. Ripasso per quelle smisurate spaccature di Parigi, che si chiamano il boulevard Haussman, il boulevard Malesherbes, il boulevard Magenta, il boulevard Principe Eugenio, in cui si sprofonda lo sguardo con un fremito, come in un abisso, afferrando per un braccio il compagno. Andiamo al Rondpoint de l'Etoile a veder fuggire in tutte le direzioni, come una corona di raggi, le grandi vie che dividono in una rosa di quattordici allegri quartieri triangolari la decima parte di Parigi. Ritorniamo nel cuore della citt

Si costeggiano fabbriche, negozi, magazzini a migliaia e quartieri uno diverso dall'altro; Union Square, con la bella statua di Lafayette, con quella di Lincoln bruttissima e con un discreto monumento a Washington; la 23^a strada col massiccio Tempio Massonico e col non meno solido teatro Booth, palazzone di marmo che costò un milione di dollari e che allora si stava demolendo per dar luogo a nuovi magazzini.

Il sistema inglese agonizza. Il sistema americano sorge collo stendardo repubblicano. L'America fu l'arena che vide prima la lotta fra il principio monarchico-misto e il repubblicano. La repubblica v'ebbe la prima vittoria. Ciò basta alla politica imitatrice per dichiararsi americana esclusivamente. La scuola americana, duce Lafayette, uomo di rara virtù, d'intelletto mediocre, domina in oggi gran parte dei repubblicani: invoca in Francia, nelle colonne del National, le due camere, contradizione patente al principio della sovranit