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O grasso mondo di borghesi astuti Di calcoli nudrito e di polpette, Mondo di milionari ben pasciuti E di bimbe civette; O mondo di clorotiche donnine Che vanno a messa per guardar l’amante, O mondo d’adulterî e di rapine E di speranze infrante; E sei tu dunque, tu, mondo bugiardo, Che vuoi celarmi il sol de gl’ideali, E sei tu dunque, tu, pigmeo codardo. Che vuoi tarparmi l’ali?...

Ah, nell'abbattimento della stanchezza, quando la calma della prostrazione succedette alla lotta del cuore, meditando sulle umane sorti... ho trovato gli assassini!... , li ho trovati. Sono i milioni... quei maledetti milioni... quei miserabili milioni che, affluendo nelle casse forti dei Brisnago, incatenano quella fanciulla alla schiavitù, la sottomettono al loro dominio dispotico, la obbligano a rinunziare agli impulsi della natura, alle aspirazioni del cuore, ai desiderii dell'anima, per trascinarla alle gemonie dei ricchi, sulla strada fatale prescritta dalla sorte, condotti alla perdizione a quattro cavalli, lacerando i loro cuori, e gettandone i frammenti ad altri milionari, al pari di loro costretti dalla necessit

Quanto ai turisti milionari, impotenti voyeurs stupefatti che fiutano le tracce dei grandi uomini d'azione e si divertono talvolta a coprire i loro fragili cranii con un vecchio elmo di guerriero, disprezzateli tutti, con la loro stupidaggine chiacchierona e col denaro con cui possono arricchirvi!

Precisamente. I milionari interrogati risposero scherzando. Essi sapevano che l'inchiesta sarebbe finita in nulla. Gli speculatori, che rovinano spesso tante famiglie, che riducono tanti giuocatori a farsi saltare le cervella, sono gente fuori delle leggi. Basta pensare che le ferrovie degli Stati Uniti sono valutate sei miliardi di dollari e che meno di una ventina di individui amministra a suo talento più della met

Secondo il suggerimento di Aldo presero stanza in un alberghetto della rue Lafayette; poichè, diceva lui, non erano poi milionari, e si poteva far miglior uso dei quattrini che di regalarli ai proprietari di Grand Hôtel. Nancy trovò che egli aveva tutte le ragioni, e si meravigliò assai del suo senno. Davvero che egli sapeva molte cose!

Allora il calzolaio pensò ch'era quello il momento opportuno di metter bocca anche lui nel discorso, se voleva fare un po' di figura. Alzò la mano, la mulinò in aria spalancando tanto d'occhi e allungando il muso; e quando s'ebbe fatto così buffo ed espressivo nel volto, disse: Ricchi!... milionari volete dire!

Timido per indole, timidissimo per lo stesso desiderio che lo accendeva, non osava domandare, non osava spiegarsi coi compagni. Quelli si mettevano subito a ridere, a urlare, a chiamarlo don Piero o san Luigi Gonzaga. E aveva sentito parlare di cene, di certe orgie di ricconi, di vecchi milionari.... Cos'erano?

Sembrano fantasie da romanzo! Eppure vi assicuro che queste sono cose comuni in Wall Street e che molti milionari sono legati in tal modo come schiavi ai carri di speculatori milionari più astuti di loro. Vedete: quando Jay Gould e altri pezzi grossi come lui si recano alla Borsa, sono sempre pedinati da parecchie guardie in borghese che non li lasciano un minuto senza sorveglianza.

La nuova aristocrazia americana, invece, ha sostituito la scaltrezza al coraggio, la frode e le arti della corruzione nella politica ai pericoli del campo di battaglia. La maggior parte di questi milionari si sono insomma arricchiti ingannando il pubblico e corrompendo le persone alle quali il popolo aveva affidata la legislazione degli Stati e della Nazione.

I soli patrimoni riuniti di Jay Gould e di Vanderbilt costituiscono più del doppio delle ricchezze, di tutti i milionari e mezzo milionari della metropoli di cinquant'anni fa. Come mai domandavo quella notte al mio amico uscendo dal ballo hanno potuto questi individui accumulare tanto rapidamente ricchezze così enormi?