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Aggiornato: 18 giugno 2025
Finchè stavamo qui, io temeva per voi altri; pareva che un funesto presentimento mi avvertisse di qualche male che vi sovrastasse. Ma ora, grazie a Dio, potrò condurvi meco; andremo insieme dove si respira aria libera e si dormono i sonni tranquilli. Presto, presto, non tardiamo un momento. Teresa, aiutami a riempiere questa cassetta, e poi...
Ella si domandava se anche pe' suoi figli non sarebbe stato meglio avere la sola protezione di Marco. Ma per non offendere quel gentiluomo, che le parlava con tanta dolcezza, tentò sorridere... Sì, continuò il conte, pensate ai figli vostri, e sperate. Fra poco, ne ho fiducia, potrò provarvi che non vi esortai a ciò invano... Vi dirò allora il mio nome; comprenderete le mie domande....
Ah, padre! Ella dice benissimo. Ma come potrò risanare, se il signor Collini non mi perdona?
Non bisogna nè sperare ne disperare, disse Tepele. Io credo però che Abd-el-Kerim non sia stato ucciso. Abbiamo bisogno di ufficiali per organizzare le nostre tribù ed insegnare a esse a combattere contro gli Egiziani. Quando potrò sapere se è vivo o morto? Vedi tu quel tugul che s'arrampica su quella collina che sta a noi di faccia? Lo vedo.
«Ti ha scritto ancora? ti ha confidato il mistero del suo cuore? povero Cresti; povero innocente! io non potrò mai trovare la parola che lo risani: ma digli che nel mio «convento» sar
Oh! che cosa potrò far io, Costanzo? Oggi son contento, pieno di buona fiducia; ma troppo di spesso, un certo presentimento, che mi sta in fondo del cuore, mi mette una nebbia nella mente e mi rompe la forza; in mezzo alla gioja, nell'ora più santa, una voce ironica e maligna par dirmi: Non pensare all'impossibile! È lo stesso, tutto è inutile!
Non dirgli nulla, forse domani starò meglio, e se potrò lavorare cercherò di far presto. Ma il giorno dopo stava peggio, aveva la febbre e vaneggiava. Padre e figlia s'erano messi d'accordo di star alzati la notte, prima uno, poi l'altro per assistere l'inferma.
Bene, verrò io, di' che mi aspetti; e qui rivoltosi al Morone: Se non tenterò, disse; se non tenterò ogni mezzo per iscansare tutti i pericoli possibili, allora potrò essere colpevole d'avere in qualche modo tradito la causa alla quale mi son dedicato, ma starò sulle ali per isfuggire ogni insidia, ve ne do parola; or dunque lasciate ch'io vada, e vogliate voi medesimo darmi i felici auguri.
Forca, perché son chiari che l'uno è dell'altro e non han piú dubio che sieno separati fra loro, falli tornar da viaggio e menali a casa nostra. FORCA. Vi do la mia parola giongerli nel viaggio e far ch'or ora li veggiate qui presenti. DOTTORE. Per l'amor di Dio, presto: ché non so se potrò viver tanto che li veggia. FILIGENIO. Io me ne vo a casa, a porla in ordine per questa sera.
»Da qualche parola, sorpresa da me questa notte, tra la principessa donna Maria e mia cognata, compresi che si vuole avvelenare quest'oggi la duchessa con un mazzo di fiori rinchiuso in una cassetta. »Affrettatevi. Gabriella.» Oh infami! esclamò il duca.... E questo biglietto è forse qui da molto tempo! Potrò io?... Ohimè!... Privarmi di donna Livia... ora... Salì le scale come un pazzo.
Parola Del Giorno
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