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Aggiornato: 14 giugno 2025


Da ogni parte dell'orizzonte accorrevano bande di superbe antilopi e di sciacalli che venivano a dissetarsi sulle poetiche sponde del fiume, e nell'aria svolazzavano arditamente schiere di fenicotteri dalle penne rosee e le estremit

Io voleva la mia parte di bene, di amore, di ebbrezza: ero stanca di lacrime, di abnegazione, di mortificazioni. Mentre Giustino Morelli si concentrava nelle poetiche visioni, in me tutti gli istinti della vita e della giovinezza fremevano, rivoltandosi, contro il dolore.

Sono montato in furia contro le Poetiche, perché la sento cosí e perché questo mio maledetto naturale è tutto stizza e non lo so mai frenare. Ma i filosofi estetici io non li confondo cogli scrittori di Poetiche. No, no, quelli li rispetto, e glielo giuro sull'onor mio.

Esistono ancora tutte le piazze, tutte le strade fiancheggiate dalle case cadenti ed invase dall'edera; talune, che conservano l'aspetto di palazzi di architettura semigotica, appartennero certo alle famiglie più ricche e più illustri del luogo. Le più curiose a vedersi però sono le chiese; sono ancora in piedi i ruderi di quattro o cinque di esse. Non ho mai veduto rovine più poetiche, e difficile sarebbe voler descrivere quei campanili in parte rovinati, con le loro finestre ad arco oppure tonde, o divise in mezzo da una colonnina, con le loro cornici medioevali ad ornato, tutti guarniti di edera e coperti di fiori variopinti; tutti quegli avanzi di vôlte, di navate, sepolti in un mare di lussureggiante vegetazione. Tutte quelle chiese sono antiche ed appartengono ai secoli XI e XII, se pure non sono di costruzione anteriore perchè il loro stile è quello della semplice forma di basilica. Nelle loro deserte navate ora pregano i fiori ed invece del profumo dell'incenso l'atmosfera è impregnata dall'olezzo delle rose. Sulle pareti, nelle tribune rovinate, qua e l

Esse hanno la vaghezza, la bellezza e il naturale appetito e altre cose assai continuamente per loro ne' cuori degli uomini procuranti; e che questo sia vero, lasciamo stare quello che Giove per Europa, o Ercule per Iole, o Paris per Elena facessero; che, percioché poetiche cose sono, molti di poco sentimento le dirien favole; ma mostrisi per le cose non convenevoli ad alcuno di negare.

E, come giá è detto, conoscendo le poetiche opere non esser vane o stolte favole, come molti dicono, ma sotto dolcissimi frutti di veritá istoriografe o filosofiche aver nascosti, accioché piena notizia n'avesse, e alle istorie e alla filosofia, i tempi debitamente partiti, si diede; e giá divenuto di quelle e di questa esperto, cresciuta, con la dolcezza del conoscere la veritá delle cose, la vaghezza del piú sapere, a voler investigar quello che per umano ingegno se ne può comprendere delle celestiali intelligenzie e della prima causa con ogni sollecitudine tutto si diede.

Ma s'egli veste a dirittura la propria erudizione di forme poetiche, declina interamente dal fine dell'arte sua. I trovatori, i quali furono anteriori di tempo ai poeti propriamente moderni, per buona fortuna non furono eruditi. A simiglianza de' rapsodi della Grecia, eglino non servirono ad altro che al bisogno d'una poesia nazionale.

Il tentativo era per ragione politica pericoloso. Il riprodurre tal quali le forme poetiche degli antichi non piaceva alla nazione, perché la nazione sentiva romanticamente. Tutto il complesso di queste circostanze fece che la poesia italiana, presa in totale, riescí assai piú ricca di melodia e d'immagini che non di pensieri e di riflessioni sull'uomo.

La «Divina Commedia» ha d'altronde ispirato tutti i pittori, a cominciare da Giotto. Essa infiammò la fantasia degli artisti e la riempì di visioni sublimi e di idee poetiche; i loro quadri erano gi

A poco a poco mi prese a voler bene, mi parlava lungamente della buon'anima di suo marito, delle sue amiche, del caro dei viveri, delle tasse, del lotto, dei suoi malanni, della religione, sempre colla stessa grazia e colla stessa dolcezza. Ma specialmente quando parlava della sua disgrazia d'esser rimasta sola al mondo e diceva che la notte, non potendo dormire, pensava, pensava, fin che si metteva a piangere, aveva parole così dolci, così schiette, così poetiche, che mi stringeva il cuore, e nello stesso tempo provavo una specie di volutt

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