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Aggiornato: 31 maggio 2025


Di qui la opposizione che alle offerte dei Pisani aveva fatta Gian Aloise in Senato, mettendo innanzi che non si potesse far nulla senza il beneplacito del re Cristianissimo, a cui Genova si era data in balìa. E perchè il re Luigi si trovava allora di qua dalle Alpi, si sentisse lui, se n'esplorasse l'animo, prima di deliberare il soccorso di Pisa.

Al camposanto di Pisa, vedendo le catene tolte dal porto pisano dai genovesi e ora restituite, pensa subito: Così i Pisani ci restituissero le catene tolteci al mille nel porto di Palermo! Nel continente si era legato con affettuosa amicizia al Prati. In Firenze aveva rivisto Ermolao Rubieri, modesto e valoroso, gi

Così nascevano le due ambasciate d'ufficio; una ai Pisani, per dar buone parole, l'altra al re Luigi, per averne il parere.

Gregorio Ugdulena, Segretario sig. Vincenzo Errante. Comitato, Amministrazione civile, istruzione pubblica e commercio, presidente il principe di Scordia, vice presidente il barone Casimiro Pisani, segretario il cav. Vito Beltrami. Componenti dei quattro Comitati.

Lucertolo si era fermato sotto la Tettoia, detta de' Pisani, grottesca e barocca costruzione, tirata su a met

Il Papa sbuffando disegna con perverso consiglio bandire la Crociata contro Federigo; ed a questo scopo convoca i prelati del mondo cattolico a Roma: quei di Francia essendosi ridotti a Nizza il Papa manda le galere genovesi a levarli; lo imperatore contrappone a loro i Pisani, guelfi e ghibellini incontransi alla Meloria e per questa volta vincono i Pisani per rimanervi più tardi intieramente distrutti.

«Tu verrai con me dal Morosinidisse ai Fossano. «Quel caro amico mio, a rammemorare il ch'io riportai la vittoria contro i Pisani, or fanno tre anni, ha voluto questa notte dare una festa nel suo palazzo. Tu ci verrai con me, e ti so dire che sarai il benvenuto, che tutta Venezia si ricorda assai bene della straordinaria tua virtù nel canto, e converr

Costoro vendettero a Firenze il castello di Pisa, e poi il francese fece decapitare l'italiano. I pisani ripresero il castello, fecero signore un Gambacorta, sostennero un lungo e bell'assedio, e furon venduti da colui, e i fiorentini entrarono cosí a tradimento , e finí la libertá di Pisa. Non vi furono crudeltá: Firenze fu sempre relativamente mite.

Il sole si era nascosto allora dietro i monti pisani. Una brezza soave incominciava a spirare dal piano, recando alla giovine coppia le acute fragranze degli orti pistoiesi. E voi, Fiordalisa, mormorò Spinello, dopo un lungo silenzio, pensavate al vostro povero amico? Sempre; rispose ella con un filo di voce.

⁵¹⁸ Chi vuol sapere altro di questa simbolica statua, legga il Diario del Villabianca, in Bibl., v. XXVIII, pp. 358-62. Aggiungiamo per la dolorosa cronaca, che dopo il 1860 per la eterna inconscienza di amministratori incuranti d’ogni memoria storica, la sirena fu venduta, o ceduta, o regalata ad un privato, che la tiene, dicono, in un suo giardino di via Pietro Pisani.

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