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Aggiornato: 1 giugno 2025


La sera del 30 giugno. Lina aveva chiesto il permesso di passare la notte in casa sua. E le era stato accordato da Antonietta, che pensava la ragazza vaga di andarsene a godere la festa delle Cascine con le sue amiche, non rivedute più da tanto tempo. Invece Lina si indirizzò subito verso la via San Miniato fra le Torri e salì la scaletta della Torre, che era dinanzi ad un vecchio albergo.

Dietro le prime trombe marziali e cadenzate, saltellano si sganasciano e si divertono altre trombe mattacchione. Abbiamo vinto, tutto è permesso. Vi sono molte donne a guardarci. Spandono buon odore i bei seni accaldati sotto i capelli pesanti. «Un bacio, via, bella mora, non fa male! Che belle chiappe... Evviva la fila, signor tenente... Vieni giù biondina!

Non era cosa nuova che ivi facesse sosta qualche vettura a riposare i cavalli, e ancora qualcuno vi se ne ferma oggi, quantunque non siavi locanda. E fu buona l'idea, perocchè oltre a non mettersi in evidenza della sbirraglia reazionaria, sfuggivano i profughi la vista dei soliti Austriaci che erano di passaggio da Poggibonsi. Un bambino, figlio della Giuseppa Bonfanti vide fermarsi il legno davanti alla sua abitazione, e scenderne i due, uno dei quali, biondo e più attempato, gli domandò con modo cortese se era permesso il riposarsi un poco nella casa. Riferì il bambino la domanda alla madre, e questa che era oltre ogni dire ospitale, scese ad incontrare i due viaggiatori, garbatamente li accolse, e li fece salire nella cucina, mentre il vetturino, ricoverato il cavallo nella stalla della Bonfanti, veniva mandato al paese onde consegnare al dottore Burresi la lettera del Sequi, con preghiera di provvedere un mezzo di trasporto per la prosecuzione del viaggio fino al Bagno al Morbo. Chiese di poi il Generale se si poteva avere una qualche cosa da ristorarsi, e la buona donna assentiva premurosa, e voleva andare a far provvista in paese, ma non volle esso dicendo che se nella casa vi fossero uova, sarebbero state cibo bastante per loro. E questa disposizione del Generale nasceva non tanto dal desiderio di non propalare la loro presenza, quanto dalla sobriet

Non so quando ci dirai le ragioni per le quali hai messo alla porta, senza avvisarcene, senza averne il permesso, quel vero gentiluomo. Nicla fremeva in silenzio. Bruno? Dov'era Bruno?... E sua madre parlava di Duccio e del matrimonio e del segreto!

Hai dato in balìa d'una ragazza un nome e un titolo illustri, che a noi devono essere sacri; hai permesso che i servi e le serve se ne gonfino la bocca e forse ridano alle vostre spalle, sapendo magnificamente che nome e titolo sono falsi, messi insieme per divertire la tua mantenuta.... Ma che mantenuta! esclamò Filippo, irritato. È la mia amante!

Il signor Richard gli promise allora d'insegnargli un colpo straordinario: un colpo, col quale a Parigi aveva; passato da parte a parte un certo conte Brakonine, un russo, che si era permesso con sua sorella certi modi che non gli andavano.

Io sono la sola donna di questa casa, e qui dovrei rappresentare una parte che non fosse solo quella di una graziosa bambolina. Se la povera mamma fosse viva, avrebbe permesso che Enrico stesse lontano un mese da casa sua? avrebbe permesso che il babbo si rodesse in silenzio nel suo dolore? lascerebbe la sua casa sotto la tristezza di questi corrucci?

«Il babbo, non meno occupato di lui, potè bene trovar due giorni per accompagnarmi qui, installarmi, vedermi andare in iscena. Perchè non avrebbe potuto ottener anche Welfard un permesso come il babbo? Quella indifferenza mi fece male, salii in convoglio piangendo. Mi parve d'essere amata a tempo perso, di non essere il primo, ma l'ultimo de' suoi pensieri.

Voi mi avete fatto ignorare d'essere il padre del vostro figliuolo, voi lo avete sottratto al mio affetto, voi me lo avete nascosto, voi non mi avete permesso di nudrire un sentimento che, anche solitario e sepolto nel mio cuore, mi avrebbe riempita l'esistenza.... E ora vengo qui con la rabbia e col dolore d'una belva ferita per reintegrare, a qualunque costo, i diritti del mio sangue.

E il padre acconsentì, contento di farsi dare i suoi giorni di permesso durante l'autunno, per fare un po' di campagna. Maria, nei momenti di calma, pensava a quei due mesi d'autunno, come ad una festa.

Parola Del Giorno

prorruppe

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