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Aggiornato: 19 maggio 2025
Uno de' suoi compagni di stravizzi, vistolo una mattina per la strada, gli corse dietro, e battendogli sulla spalla ehi Bollati gli disse come va?... Hai fatto divorzio dal mondo... Capisco... la perdita della madre... È una gran disgrazia... ma che farci? siamo tutti mortali, e i vecchi bisogna che se ne vadano prima dei giovani.... Tu però... non ci avevo badato... hai l'aria molto patita, sai?...
Tuccio di Credi, del resto, soffriva anche lui la sua parte. S'era fatto più cupo e più verde del solito. Quella potenza d'ingegno che niente bastava ad uccidere, nè la perdita di Fiordalisa, nè un matrimonio fatto a suo mal grado, gli riusciva molesta. Di sicuro, egli non poteva argomentarsi di competere mai con Spinello Spinelli.
Sentiva troppo la perdita della povera mamma, ritornò a dire la Bianca. Aveva bisogno d'una compagna anche lui... Stai zitta! Stai zitta! gridò la Paola febbrilmente, turandosi le orecchie. Certe cose mi fanno vergogna. La sua compagna l'ha avuta. Dio gliel'ha tolta; è una disgrazia; ma non ha diritto lui di trovarsene un'altra.
Il Generale Garibaldi nelle memorie inedite, di cui per somma cortesia volle farmi copia, a questo modo discorre intorno a siffatto particolare: «al far del giorno io aveva davanti a me un soldato francese di cavalleria inginocchiato chiedendomi la vita. Io lo confesso comecchè poca cosa fosse l'acquisto di un prigioniero, me ne rallegrai, ed augurai bene della giornata. Era la Francia inginocchiata facendo ammenda onorevole per la vergognosa condotta dei suoi governanti.» Ci vorrebbe altro per la Francia se volesse fare ammenda per tutte le sue vergogne! nè tale le consente la indole superba solita a coprire le antiche con le nuove vergogne: umiliata si umilia, ma bisogna che prima ne tocchi, e di molte: ora la perdita di un prigione non era capace ad esercitare tanta virtù; vuolsi piuttosto considerare non dirò l'abiettezza, bensì la ignoranza del soldato francese comune a troppo grande parte di loro, imperciocchè quel pauroso supplicare mercede da altro non poteva partirsi eccetto dalla credenza, che barbari e atroci noi altri le leggi di guerra anzi quelle della umanit
Siccome nella povera gente il dolore della perdita si fa sentire più acuto assai che la speranza del guadagno, io non saprei ridire quali, e quante suonassero le lamentazioni della Verdiana vedendo la tonaca lacerata, e le altre cose più riposte sotto in pessimo arnese, fatte manifeste in virtù dello strappo della tonaca: molto più che dal volto nuvoloso del curato le pareva potere argomentare, che il viaggio fosse riuscito indarno.
Dai padri domenicani in Europa spediti da monsignor reverendo arcivescovo di Naschirvan, ci sono state rese in questi giorni lettere di V. M. ricevute da noi con quel contento che può esser ben concepito dalla conoscenza della stima rispetto ed affettuosa osservanza professata sempre dalla Repubblica nostra alla sua serenissima casa, e continuata alla sua imperiale persona, secondo l'istituto dei maggiori nostri, dell'assunzione della quale al trono colle più cordiali espressioni dei nostri cuori, ce ne rallegriamo; come alla perdita della Maest
35 Poco guadagno, e perdita uscir molta de la battaglia può, che per far sète: quando abbiate a Ruggier l'aquila tolta, poca mercé d'un gran travaglio avrete; ma se Fortuna le spalle vi volta (che non però nel crin presa tenete), causate un danno, ch'a pensarvi solo mi sento il petto gi
Il dottore non trovò prudente di servirsene in vista della gran perdita di sangue che aveva gi
Che la donna, colla quale tramaste la perdita della duchessa, colla quale tentaste avvelenarla, è punita. Donna Maria si sentì mancare; comprese che donna Livia era salva ancora e provò un fremito di rabbia. Indi: Questa è una calunnia, disse con sprezzo. No, non è calunnia, e voi il sapete. Quali prove avete voi?... domandò la principessa sdegnosa.
Informato appuntino d'ogni cosa dal suo Giano, il principe concertava con esso i modi di riuscire nell'intento. In quella sera della festa Giano reduce appunto da una sua gita a Civita-Vecchia, era venuto a riferire al principe il risultato delle sue osservazioni, e a comunicargli un suo piano. Si trattava di procurare l'evasione di Curzio dalla fortezza, e per tal modo cagionare la sua perdita.
Parola Del Giorno
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