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Aggiornato: 21 giugno 2025


Vedi con che lagrime di pentimento piango la perdita della diletta mia, che rifiutai senza ragione! Vedimi fatto gramo e oppresso dall'ambascia! Eppure la bella stagione è questa della primavera, che col suo ritorno riempie tutti i cuori altrui di gioconditá: tutti, ma non il mio. E ciò che piú lo addolora è il pensare ai patimenti della povera anima di Sacontala.

La povera amica di Marco aveva finito quasi per non più temer Camilla, per credere ad un sincero pentimento di colpe involontarie. Del resto la conversazione aveva sempre languito assai, chè tutti avevano pel capo mille cose gravi. Federico erasi mostrato il più distratto di tutti. La sua preoccupazione pareva aumentare a misura che si procedeva verso la Sicilia.

L'amico tenta ogni via di consolarlo. È vano ogni conforto. La ninfa protettrice di Sacontala ode, non veduta, i sospiri del re; s'accorge della veracitá del di lui pentimento, e ne gioisce, e comincia a sentirne pietá anch'ella. In obbedienza ai voleri di Dushmanta, un'ancella s'ingegnò di dipingere sovra una gran tela l'immagine di Sacontala. Recano al re quel ritratto.

Giuliano non seppe comprendere che il Cristianesimo era forte perchè era la religione degli infelici, la religione della sventura e del pentimento: non seppe penetrare nel concetto della redenzione che ne era la pietra angolare.

Ogni volta che abbiamo qualche cosa da rimproverare a noi stessi, suole avvenire che al dolore succeda il pentimento, e che questo provochi propositi nuovi; così l'animo di Raimondo andò a poco a poco rasserenandosi; e come ei fu queto, domandò il cielo in testimonio che un'altra volta sarebbe stato più avveduto e più ardimentoso.

PARDO. Io son molto mal sodisfatto di lui, perché non li vedo far cosa che mi vada a gusto: è tanto mutato da quel di prima, che non mi par desso. Da quel benedetto giorno per non dir maladetto, che menò la sorella da Costantinopoli, menò seco la cagione della sua ruina. Ahi, tardo mio pentimento! Tutti i suoi pensieri tendono all'ozio.

Don Giorgio!... mi crede così, lei!... Crede... Non potè continuare. La commozione lungamente frenata, la fece scoppiare in singhiozzi. Provava un'amarezza che la soffocava; un doloroso pentimento. Le pareva che don Giorgio non l'amasse più e non volesse più saperne di lei... E lei s'era quasi offerta!... Che vergogna!... Egli invece la guardava piangere, con intima gioia.

«Eppure io t'ho salvata da una fede di perdizione, Marzia, e t'ho posta sulla via del Signore e della santa sua Religione. «Sappi, impostore, per confusione tua, ch'io tornai col pentimento alla fede d'Israele, alla fede dei miei padri. Solo alla mia innocenza io non potrò tornare scellerato!

Se Tommaso avesse detto una sola parola, avesse fatto un sol cenno di pentimento, di domandar perdono, questa gran collera sarebbe sbollita d'un colpo: il povero padre in stesso non aspettava che il menomo degli atti per cedere e rimanersi: ma il tristo figliuolo stette impietrito, l'aspetto insensibile, gli occhi a terra, senza pur muoversi.

Per Diana ci voleva ben altro. Una maraviglia, un incanto... E mai un pentimento, mai un'esitazione... E neanche una nota. Che memoria! esclamò lo zio. Nossignore, improvvisava. Demostene addirittura. La signora Valeria slanciò un'occhiata di rimprovero al fratello, mentre Diana, piccata, replicava: Oh c'erano tante persone che applaudivano... tanti professori, tante signore.

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