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Aggiornato: 22 giugno 2025


FESSENIO. Or vedo ben che ancor li dèi hanno, come li mortali, del buffone. Ecco, Amore, che suole inviscare solo i cori gentili, s'è in Calandro pecora posto, che da lui non si parte; che ben mostra Cupido aver poca faccenda poi che entra in egregio babuasso. Ma il fa perché costui sia tra gli amanti come l'asino tra le scimie. E forse che non l'ha messo in bone mane?

Il guanaco, questo curioso campione della fauna americana, grande come un puledro, mezzo pecora e mezzo dromedario, è il filosofo della razza ruminante. Vive sempre solo, osservando freddamente il mondo dall'alto del suo lungo collo flessuoso che par fatto apposta per dominare la pianura, per porre gli occhi in vedetta di fronte all'immensa distesa della Pampa.

Come la pecora ebbe terminato di bere, Mosè se la trasse sulle spalle, e curvo sotto quel peso, ripiglia il suo cammino alla volta della greggia. Mentre Mosè camminava con quel peso sulle spalle, una voce dal cielo suonò in queste parole: «Tu che hai tanto amore, tanta piet

E tutto fa in maniera che, se 'l marito non avesse piú della pecora che de l'uomo, giá accorto se ne saria. E tutta la ruina caderia sopra me: per che mi bisogna bene sapere schermire. Io solo fo la impossibilitá. Nessuno potette mai servire a due ed io servo a tre: al marito, alla moglie e al proprio mio padrone; in modo che io non ho mai uno riposo al mondo.

Ed io so bene che cosí fu in Roma, ove consta chiaro che prima d'ogn'altro metallo fu battuto il rame da Servio Tullo, improntandosi una pecora, e che molto dipoi fu coniato l'argento, ed in fine anche l'oro; onde, se prima de' romani non si fosse veduta moneta, sarei con questo autore.

Essi, poveretti, non sanno nulla di nulla; essi accettano, come la pecora, per il solo fatto che segue il gregge, accetta la forbice che la tosa o il coltello che la scanna. Ed è così che molti, troppi dei nostri rappresentanti diplomatici sentono la loro missione. È pur vero che chi di loro vuol fare non può.

«C'è il tuo lettino. Vi metterò le lenzuola di bucato, profumate di spiganardo». «Ma chi va a letto senza cena, tutta la notte si dimena. I miei compagni sono andati al banchetto del quale il Sindaco si fa onore alle spese dei contribuenti; io no: ho voluto venir qua da te. Che mi dai?». «Oh poveretta me! Non ho se non un po' di pane stantìo e del cacio di pecora. E come si fa?

D'un tratto Valeria scoppiò in pianto, e cadde in ginocchio davanti al foglietto di carta, e ne baciò l'orlo nero, e pregò Dio e Tom che la perdonassero. Poi bruciò il foglio, e andò dalla sua piccina, che gridava a squarciagola per tutto e con tutti, e cercava di uccidere una pecora di guttaperca, fino allora teneramente amata.

Parlo, come un uomo a cui batte qui dentro un cuore onesto; come un soldato che ha visto il mondo, e sa cosa vaglia, e ne fa conto quanto del fiocco de' suoi stivali. Un tale che faceva ballar sulle dita i re, ha toccato un giorno questa mano.... Ed io avrò paura di chi, per portare un nome scritto in carta pecora e contar gli scudi a migliaja, si crede lecito tutto?

Dall'uscio aperto della cucina veniva un odor di carne soffritta di cui si sentiva lo sfriggolare: il bettoliere preparava lo stufato di pecora per l'indomani.

Parola Del Giorno

trotta

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