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Aggiornato: 12 luglio 2025


Nelle sale del castello pendono, come in quasi tutti i manieri baronali, molti ritratti di famiglia, quasi tutti però del XVII secolo. I ritratti della famiglia Orsini, se alcuno li possedesse e li riunisse insieme, formerebbero certo intere gallerie e nella lunga fila di ritratti femminili ogni celebre casa aristocratica d'Italia sarebbe rappresentata.

Alla minacciosa intimazione, risposero coi revolvers, e li respinsero. Possedevano solo 28 fucili e 20 bombe Orsini, erano 50 contro un battaglione di zuavi, a cui tutta la guarnigione pontificia poteva andare da un istante all'altro in soccorso. La lotta era disperata, e non restava loro altra certezza di vittoria che quella del martirio.

Antonio Jacono, Giuseppe La Masa, Giacomo Longo, Domenico Minelli, Pasquale Miloro, Filippo Napoli, Faija Giovanni, Naselli Flores, Giuseppe Oddo, Andrea Ondes Reggio, Agatino Ondes Reggio, Vincenzo Orsini Giordano, Salvatore Porcelli, Rosolino Pilo Giaemi, Mario Palizzolo, principe Ottavio Ramacca, Tommaso Santoro, Francesco Vergara, Guglielmo Velasco.

Di grande animo, di smisurati pensieri fu Niccolò ; superbo, sagace, chiuso nei disegni, veemente all'oprare, non curante della giustizia ne' mezzi purchè il fine conseguisse, ch'era ingrandir la Chiesa per ingrandire gli Orsini; e a nobile effetto il menava: sgombrare l'Italia d'ogni dominazione straniera. In Italia disegnava fondar novelli reami, e darli ad uomini di sua schiatta: vedeva ostacoli a questo l'imperatore e il re; battea dunque Carlo con Ridolfo; Ridolfo con Carlo; ambo con l'autorit

La vista del superbo maniero richiama anzitutto, alla memoria del visitatore, la storia della stirpe degli Orsini che insieme con quella de' suoi nemici ereditari, i Colonna, ha riempito per quasi cinquecento anni gli annali di Roma con le gesta ed i nomi dei suoi innumerevoli membri, tra i quali furono papi, cardinali e capitani di grande rinomanza.

Carlo, sebbene non fosse punto disposto a sopportare quelle grandigie papali, come dimostrò qualche anno dopo con la superba risposta a Niccola III degli Orsini, pure adesso con lieto viso si partì dal Laterano, e si condusse ad albergare altrove.

Se c'è qualcuno in Roma, disse allora il conte Ridolfi, il quale possa dire di conoscere costei, potrei bene affermare ch'io son quello giacchè ho vissuto qualche anno in molta dimestichezza col duca di Paliano suo padre, e la fanciulla la vidi nascere e la vidi crescere; direi falso però se sostenessi di sapere di lei più di quello che per avventura ne deve sapere la casa Orsini, nella quale ella trovò il marito; pure potrò farvi contenti assai bene.

Parola Del Giorno

serafica

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