Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 12 giugno 2025
In quattro legioni suddivise Orazio la banda; e queste furono comandate da Attilio, Muzio, Silvio ed Emilio, l'antiquario, che era stato secondo in comando prima dell'arrivo dei nuovi amici.
Santa quiete dell'anima! Come il filosofo di Orazio, ma non disutile, nè paganamente beato come lui, Guido Laurenti se ne stava nella sua solitudine, monaco di un ordine nuovo, senza un espresso voto di verginit
O sereno l'amor che ingenuo assale, Che Orazio canta in seno alla natura, Scandendo il verso dolce ed immortale E bevendo il falerno fuori mura! Il cielo sorrideva e il lieto sole Irradïava la belt
E, se essi non credono questo, veggano, tra gli altri suoi libri, il prologo del libro il quale egli chiama Hebraicarum quaestionum, e considerino se quello è tutto terenziano. Veggano se esso spessissime volte, quasi suoi assertori, induce Virgilio e Orazio; e non solamente questi, ma Persio e gli altri minori poeti.
Seguirono nell'ultimo secolo, e i piú negli ultimi anni della repubblica, Lucrezio, Catullo ed altri poeti; Varrone, Sallustio, Cesare ed altri storici e prosatori vari; e principalmente, com'era naturale in quel governo libero, in quelle contese di libertá e di parti, molti uomini di Stato, giureconsulti ed oratori, gli Scevola, i Bruti, i Rufi, Ortensio, Cicerone; oltre poi tutti i grandi capi di parte, che nominammo dai Gracchi fino ad Augusto, i quali non poterono certo diventare tali, se non colla persuasione prima che coll'armi; colla persuasione, che sovente non è retorica, talora non filosofia né ragione né giustizia, ma sempre si deve dire «eloquenza». Degno, e forse importante, è poi ad osservarsi, che mentre fiorivano tuttavia i piú e migliori di questi, giá erano nati ed educati Tito Livio, Cornelio Nipote, Orazio, Virgilio, Ovidio e tutti insomma gli aurei del secolo detto «aureo» al cader della repubblica.
Io solo sto contro tutti; ma, come Orazio, non ho ponte dietro le spalle. I miei figli poi sopra gli altri mi abboniscono, spinti a questo da due ragioni, negli uomini potentissime: bisogno di vendetta, e cupidigia di averi. Una cosa m'inacerbisce, e consiste nelle forze che scemano, e nella perduta prestanza del corpo.
L'ordine dato da Orazio alla sua gente era di non tirare da lontano, aspettare il nemico a bruciapelo ed allora dovesse ciascuno col suo tiro abbattere il suo uomo. E così si fece. Gli assalitori avanzavano con passo ardito verso il castello, e gi
"Qui non v'è tempo da perdere disse finalmente Orazio, rivolgendosi a Manlio, con cui aveva pur ricambiato mille segni di reminiscenza e di gratitudine. Questo luogo è pieno zeppo di malviventi e quel fuggito potrebbe ricondurre una banda più numerosa".
Tale considerazione e l'ineguaglianza delle forze spinsero il prode Orazio a decidersi per la ritirata, non però senza mostrare ai mercenari del prete che i liberi italiani non li temono, anche nelle circostanze più sfavorevoli.
"Io sono passato per Viterbo" disse finalmente Silvio ad Orazio, "e vi ho veduto un finimondo, che è impossibile esattamente descrivervi: I cittadini che gli affari o la necessit
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca