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Aggiornato: 12 giugno 2025
E tutti gli si posero attorno. Orazio, sempre col capo scoperto, e godendo della paura dei compagni, che non cessavano di contemplare con maraviglia mista di terrore quei capelli bianchi, e quella barba nera, incominciò a parlare: Ve lo dirò; in mancanza di vino, un racconto vi piacer
La mano di ferro di Orazio strinse il polso dello sgherro come una tenaglia; Muzio con quel certo accento gi
"Per la grazia di Dio!" interruppe Orazio, come in un soliloquio; poi sollevandosi su tutta l'atletica persona gettò lo sguardo verso l'estremit
Passato quel momento, il sarcasmo straniero tornò in campo ed uno dei più giovani esclamò: "Amici un brindisi", e poiché tutti si alzarono col bicchiere in mano: "io bevo, egli disse , alla grande nostra fortuna, d'aver incontrato finalmente dei nemici degni di noi in questo paese". Orazio rispose: "Io bevo alla liberazione della nostra Roma da ogni immondizia straniera!".
Lo stupore dei viaggiatori si accrebbe ancora quando il brigante uscito dalla sua posizione contemplativa, si avanzò graziosamente verso Silvia, le prese la mano, gliela baciò commosso, lasciandovi cadere sopra una lagrima. "Voi non mi riconoscete, Madonna? egli le disse. Guardate un poco questo mio occhio sinistro che per cura vostra gentile e materna non mi costò la vita!". "Orazio!
Quel giorno, c'era un po' di Catullo, un po' di Orazio, nel cavalier Cipicchia. Ma, tutto sommato, forse, un Orazio.... Fiacco. Alle tre, giunse al villino Barbetti, con un caldo formidabile, sotto il sole scottante, che lo faceva andare in acqua dal sudore.
Volendo servire ad una scrupolosa esattezza nel classificare i lavori de' poeti, parmi che alcune odi di Orazio ed alcune odi e canzoni nostre meriterebbero anch'esse il nome di «romanzi», consistendo appunto in narrazioni, come, a modo d'esempio, la canzone del Guidi sulla Fortuna.
Ecco, in quel paese di meraviglie capitò la comitiva condotta da Orazio. Sul peristilio del castello ove giungevano i nostri quattro viaggiatori scorgevasi una giovine donna, il cui aspetto indicava la matrona romana forse un po' più delicata del tipo antico.
Hai un bel canzonarmi, osservando che io porto i miei sopraccapi anche in villa, e paragonandomi (questa poi è nuovissima) al triste cavaliere di Orazio, che si trascinava in groppa la più fastidiosa tra le dame. Ma io non posso farmi diverso da quello che sono: faccio gi
Questi legittimisti francesi, rappresentanti del feudalismo, hanno certi nomi, quasi tutti di Roche e che per noi della lingua del sì sono ben difficili a pronunciarsi". "Ma anche voi siete della lingua del sì signor spagnuolo?" gli disse Orazio un po' stizzito.
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