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Aggiornato: 20 giugno 2025
Ella tirò innanzi rapidamente, non trovando il corridoio buono che la menasse al suo palco, smarrita, mordendosi le labbra sotto il sussulto nervoso. Pazienza, egli verr
Io ho sofferto per amore! Oh come riderebbero i miei amici! 26 febbraio. Dio, mi spavento! Sono io sicuro dell'anima mia? 1.° marzo. Oggi sono felice. Da due giorni ero nervoso e spaventato. Ho letto ieri in un libro del Michelet: «Due persone che si amano spendono assai meno di uno solo che vuol dimenticare.» E che idee nobili, pratiche, scientifiche! Quelle pagine mi hanno consolato.
Questa funesta affezione deriva dal temperamento con predominio genitale, dall'impero dell'istinto brutale sulla ragione, e dall'irritazione morbosa del sistema nervoso, dell'apparato generatore e del cervelletto. L'individuo affetto da questa malattia soccombe indubitabilmente. Citeremo un esempio.
Massimo Bagliani non rispose, non si mosse, ma coll'occhio rimpicciolito, con un tremito nervoso addosso che scoteva tutto il suo grosso corpo d'uomo lento e ipocondriaco, fece capire che non aveva più nulla a dire. Ma non volle stringere la mano che il giovine gli aveva stesa.
Poi abbassando la voce: Ed ama Loreta, figlio mio, aggiunse la signora Sant'Angelo, amala; essa è buona, ha sofferto, ha pagato coi dolori ogni suo errore; amala: non è indegna di te. Dopo quelle parole reclinò il capo stanco, ricadendo in uno stato di dormiveglia placidissimo, interrotto da qualche lieve scotimento nervoso.
Egli non si era ancora liberato da certi pregiudizi europei di educazione, di vita pubblica, e in lui aveva luogo una lotta continua fra ciò che aveva creduto fino allora nel mondo vecchio, e ciò che vedeva in pratica coi propri occhi in quello nuovo. Era un lavorìo incessante nella sua mente, che gli dava molta pena e che lo rendeva più nervoso che mai.
Fu soltanto un po' commosso il giorno della cerimonia nel benedire gli sposi, e dovette scusarsi di non fare nessun discorso di circostanza in causa di quel suo malessere nervoso, per cui alla menoma lettura, alla menoma parola un po' tenera, si turbava fino al pianto. Resterò io a finire il mio permesso qui per farti guarire, disse Vincenzo abbracciandolo allegramente. Io non dico parole tenere.
Ma prima che si rivelino i dolori latenti, illudiamoci ancora un istante su questa superficie di bene. Il prete e la donna. Il secolo ventesimo è eminentemente spiritualista. Un secolo di temperamento nervoso, di umore ipocondriaco sentimentale fino alla affettazione.
Aveva saputo dispensarsi da quelle visite, adducendo a scusa occupazioni, che lo lasciavan libero soltanto la sera; strane occupazioni, a mio credere, le quali giovavano a renderlo triste, ogni dì meglio, molto inquieto, nervoso, incoerente, distratto.
S'era rimessa a sedere, teneva, parlando, nelle sue mani la mano della Varedo, di tratto in tratto un tic nervoso le scomponeva la faccia... È stato per quel calice... Oh, se il mio povero marito avesse potuto immaginare?... Ma Eugenio le dir
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