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Aggiornato: 13 giugno 2025


Il carattere di Guglielmo intanto migliorava ogni giorno, il suo umore facendosi sempre più eguale; egli era costantemente tranquillo, sereno e non aveva più quelle ore di abbattimento, quelle collere nervose che, prima, lo rendevano talvolta insopportabile. Era sicuro di , felice, sorridente.

Ne' lineamenti di lui era l'espressione di una tremenda battaglia: colle mani nervose egli si stringeva il petto che gli balzava ansimante: smarrito, egli aveva levato in alto gli occhi lucenti come per chiedere un'ispirazione che venisse a sorreggerlo in quell'arduo momento.

Evelina, sempre a capo basso, faceva rigirare il pince-nez, torcendone il cordoncino colle dita nervose. Adesso sono sola, sempre sola, disse poi arrossendo un poco, e in casa ho tanto da fare. Poi, ancora, il dizionario! Ci fu un momento di silenzio. Pietro pensava dolorosamente a quel "sola sempre sola!" Voleva dire che Nora era sempre con quell'altro!

A Vienna aveva trovato genti meno diverse, che sapevano l'eleganza e la grazia; le donne erano sottili, molto bionde, nervose; i divertimenti avevano carattere di qualche bellezza, lontano dalle sguaiataggini francesi e dalla brutalit

Ti odio e ti amo immensamente! esclamò ella delirante. Quel bacio fece sull'arabo l'effetto di un morso di serpente. Le sue mani nervose si strinsero attorno il collo di cigno della greca ed ebbe per un momento l'idea di strozzarla. Ma s'arrestò subito senza forze e senza coraggio e cercò d'alzarsi spaventato, inorridito e fors'anche affascinato.

Ella andava soffocando le fisiche ambasce con un'interpretazione nuova; soffriva nel petto un'arsura di fiamma, le granfie d'un dolor sordo a le spalle, per tutto il corpo la ripugnanza di vivere, di muoversi, di agire? erano impressioni nervose, bizzarrie sensitive, fantasticaggini. Tossiva, arrossando la pezzuola portata alle labbra? perturbazioni fuggevoli della donna.

Quando la mattina ella usciva per andare ai conventi o alle associazioni di beneficenza, dove la chiamava l'abitudine, e vedeva gli operai lavorare al teatro: quando verso sera tornava dalla passeggiata o dalle visite e vedeva che neppure la notte il lavoro cessava in quell'edifizio inalzato da suo marito per appagare il desiderio di Maria, provava una rabbia sorda, e stringeva nelle piccole mani nervose i nastri del cappellino, si metteva fra i denti il fazzoletto di batista, strappava le rose che ornavano il davanti del coupé e fremeva come una fiera rinchiusa in una gabbia. Col viso sconvolto, con le ciglia aggrottate ella si presentava a colazione e a pranzo, e, se don Pio si faceva aspettare, se invece di pranzare in famiglia passava gi

Sofia Sponzilli tremava, bianca come un cencio. Tremavano le sue piccole mani nervose e tormentavano i fascicoli del romanzo, il gomitolo, il ricamo che Milia aveva dimenticato sulla finestra. Rispose, piano: No... non posso. Ti lascer

Salì sopra un’altura della riva, dove il fiume faceva un gomito, slanciò un’ultima occhiata da vicino e da lontano, a diritta ed a sinistra, e non vide altro che la tranquilla corrente la quale scendeva verso il mare senza il minimo ingombro, poi diede uno scroscio di risa nervose, eccitate da una nuova idea che gli attraversava il cervello:

Gemma era ingrata ed ingiusta con lui; essa stessa lo riconosceva nei suoi buoni momenti. Dacchè Andrea l'amava, la salute di lei migliorava, le crisi nervose erano più miti, quasi quasi un po' di sangue cominciava a rifluire nelle vene impoverite. Quando egli compariva, per influsso benefico, essa si sentiva sollevata e sicura, le sembrava di avere un'egida, un'

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