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Aggiornato: 15 giugno 2025
Il Ferpierre, che aveva tutto saputo dai giornali, gli disse: Ho piacere d'avervi incontrato. Il vostro cuore non v'ingannava: ciò che voi sosteneste fin all'ultimo era vero. Voi avevate solo la vostra passione; ma essa vi fece vedere lucidamente. Fiorenza d'Arda non poteva uccidersi, non poteva morire volontariamente lasciandovi il tristo esempio senza una parola di conforto. Qualunque fosse l'angustia dell'animo suo, quantunque ella avesse fermato ed annunziato di togliersi la vita, all'ultimo momento la cristiana doveva arretrarsi. Ma poichè vivere non poteva neppure, compreso il geloso furore di quello sciagurato, lo provocò perchè egli stesso la liberasse. Le apparenze m'ingannarono. Ma sono pur grandi le stranezze della vita!... Potevate esser tutti felici, se il caso non vi avesse fatto incontrare quando dovevate tutti soffrire ineffabilmente: la contessa posta tra il rispetto di sè stessa, della propria parola, della propria fede, e l'amor vostro; voi amante disperato di lei e geloso di Zakunine; Zakunine perduto dalla gelosia per voi, dal tardo amore per lei, dal rimorso sterile contro sè stesso; la Natzichev amante taciturna, disconosciuta, negletta.... Che ne sar
Gli anni passarono, e la contessa Fiorenza d'Arda, il principe Alessio Zakunine e Alessandra Natzichev si cancellarono a poco a poco dalla memoria degli uomini. I proprietarii dei Cyclamens avevano pensato dapprima di mutare il nome della villa temendo che il triste ricordo non impedisse che altri la volesse abitare; ma, alla nuova stagione, un Inglese la richiese espressamente per la curiosit
Non c'è mutamento. Vi ripeto che gli scopi da noi proseguiti sono molteplici, che le vie sono numerose. Se non andai a Londra, feci altre cose non meno rilevanti. Voi non volete dire quali sono queste cose, e fate bene perchè così vi suggerisce il dovere settario. Ma un altro dovere, più generalmente compreso, v'impedisce di confessare la natura dei vostri rapporti con la Natzichev.
Il sentimento che vi guidò è certamente rispettabile e vi fa molto onore; ma se, per non accusare il vostro amante, ci avete voluto lasciare nel dubbio, siamo noi responsabili della prolungata vostra prigionia? La Natzichev continuava a guardarlo fiso. All'ultima domanda, chiusi un attimo gli occhi, ella disse: Che volete significare? Non comprendete? No.
Se egli è così infame, la Natzichev ha un cuore eroico? Che cosa vieta d'ammetterlo? Il magistrato aveva anzi espressamente riconosciuto che per l'ardor della fede, per la tenacia dei sentimenti, la giovane era capace d'eroismo. Ma come confonderla? Ella spiega molto bene il suo delitto! Ne aveva due ragioni: l'amore e il fanatismo.
Cercò ella qualche volta di sorprenderli? Oh, mai! Che relazioni passano tra voi e Alessandra Natzichev? Pensiamo a un modo. Lavorate insieme alla propaganda? Sì. La defunta ebbe motivo di essere gelosa di questa donna? Nessun motivo. Null'altro fuorchè l'ideale comune vi lega? Non mentite; da queste carte sapremo la verit
Sarebbe tempo che manteneste la vostra parola!... O qualche nuova avventura vi trattiene costì?...» Lo scrittore di quella lettera aveva dunque avuto sentore degli amori con la giovane profuga? Fra le carte della Natzichev il giudice non ne trovò alcuna che gli servisse.
I particolari intorno alla vita di Zakunine e della Natzichev davano argomento tanto ai difensori quanto agli accusatori d'insistere nelle loro opinioni. In quelle nature complesse di Slavi impetuosi e freddi ad un tempo, ora violentemente trascinati dal cieco istinto, ora rigidamente sottoposti alla più ferrea ragione, gli uni e gli altri trovavano la capacit
Il principe voleva dimostrare il suicidio per salvare la compagna di fede? Della donna che era qui in casa, di questa Natzichev, che cosa pensava la vostra padrona? Non so. Non la vedeva. Pure sapeva delle sue visite? Le dispiacevano? Non so... Parve al giudice che la presenza dell'accusato le impedisse ora di parlare liberamente. Lasciateci soli, disse pertanto al Zakunine.
Bisognava tornare ad ammettere senz'altro che, amando la Natzichev, o meglio avendola presa con sè per allungare la lista delle sue fortune galanti, il principe non avesse del tutto dimenticata la contessa, o che sentisse ridestarsi l'amor suo per lei nel punto stesso che la vedeva presa da un altro.
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