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Aggiornato: 27 giugno 2025
Rimase come stolto a questa cosa, e le va dietro assai mortificato, ché non sapeva accordar nella mente la ragion del contegno per niente.
Dunque? domanda l'amico, non ti scuoti? che impressione ti fa? non ti par bello, grande, sublime? Io son mortificato, non trovo parola. Questa è la famosa basilica? Questa la cupola che si vede di lontano quaranta miglia? Questo il gran colosso di San Pietro? Dunque? Dunque.... senti, amico, vuoi ch'io ti dica la verit
Allora, pardon, mille pardons... per averla incomodata... e il bell'ufficialetto non sorrideva più. Pareva triste e un po' mortificato. Una cambiale di diecimila lire che scade il giorno dopo può esser un affar serio, specialmente quando le diecimila lire non ci sono.
Il buon Ambrogio era dolente e insieme anche un po' mortificato: la duchessina partiva senza neppure salutarlo. Egli si teneva in disparte, sotto il portico, fra Sandro e la Luigia, fissando, ammirando la signorina, che non stava mai ferma nella carrozza. Lalla si voltava di qua, di l
Convien dire puranco ad onor suo ch'egli era mortificato e sdegnoso di fuggire correndo, quando fu raggiunto da Attilio, il quale gli intimò la resa. Tortiglia, gridò, morrebbe prima di arrendersi, onde l'italiano allora attortigliatosi il mantello al braccio sinistro, allontanò con quello la spada del capitano e gli si avventò addosso col pugnale nella destra.
Il caso d'un colpevole vittorioso, mortificato dalla sua propria conscienza, mi sembra, per tutte queste considerazioni, che debba essere un esempio morale di gran lunga superiore al caso d'un colpevole sorpreso e punito dalla Giustizia degli uomini o dalla oscura volont
Non è di lui che io favello, non è di lui. Altri sventurati volle Iddio provare coi fatti che io sono stato costretto a narrare. Bene sta, ser abate, bene sta, freddamente dice Gisulfo; andate innanzi, perchè noi sappiamo oggimai distinguere l'astore dall'airone. E l'abate tutto rosso e mortificato proseguì: Il povero Cuno intanto dal sonno cadde nello svenimento.
Lalla non rispose più una parola, si serrò intorno la mantellina e lentamente si avviò verso il palazzo, seguita dal giovinetto così mortificato, paurosa, come avesse commesso una grave colpa. Egli non aveva coraggio nemmeno di aggiungere scuse alle scuse, e si sentiva agghiacciare pensando a tutto ciò che gli poteva accadere. Che gli era mai saltato in testa? Offendere così la signorina che si fidava di lui, che si degnava di concedergli la propria confidenza, che si degnava di scherzare, di trattarlo, non come un inferiore, ma come un amico? In che modo gli era sembrato, come mai aveva creduto, aveva potuto supporre un sentimento che fra loro due sarebbe stato impossibile?... Eppure egli l'aveva veduta sorridere, arrossire, tremare... No, no; egli era ubriaco e chiss
D'altronde il pastorello, mortificato anche lui, per l'esito di caccia negativo, dovea ritornare presto alla stalla poco lontana, per abbeverarne il greggie, e se Alfredo S. lustrissimo, avesse voluto compiacersi di seguirlo, disse quel giovincello, poteva in breve ora, mettersi nuovamente a sua disposizione, quale guida.
Si doleva il pievano, e quasi era mortificato di non essere riuscito a ricrearlo; e forse stava per cavarne qualcun'altra delle tante che si udivano da quelle parti, stando d'inverno vicino al fuoco, col bicchiere in mano: ma a un tratto s'intese un gridìo venir su dal colle, e una folla invadere il piazzale dinanzi al presbiterio: e «Mattia, Mattia, è tornato Mattia!» erano le parole che suonavano più alte, urlate a squarciagola da mezza la ragazzaglia della pieve.
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