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Aggiornato: 18 giugno 2025


Che potea io ridir, se non «Io vegno»? Dissilo, alquanto del color consperso che fa l’uom di perdon talvolta degno. E ’ntanto per la costa di traverso venivan genti innanzi a noi un poco, cantando ‘Miserere’ a verso a verso. Quando s’accorser ch’i’ non dava loco per lo mio corpo al trapassar d’i raggi, mutar lor canto in un «ohlungo e roco;

Vi erano belle voci di giovanetti, bassi stupendi, talchè anche in questo vespro del Ghetto si poteva riconoscere l'influenza di Roma. Anche il popolo d'Israele può menar vanto del suo miserere. Quella povera gente andava superba, ed era felice di saper fare essa pure una produzione artistica nel suo povero quartiere sperduto. Le lodi che loro si manifestavano erano accolte con vero compiacimento.

Sarra e Rebecca, Iudit e colei che fu bisava al cantor che per doglia del fallo disse 'Miserere mei', puoi tu veder cosi` di soglia in soglia giu` digradar, com'io ch'a proprio nome vo per la rosa giu` di foglia in foglia. E dal settimo grado in giu`, si` come infino ad esso, succedono Ebree, dirimendo del fior tutte le chiome;

Il giovane, tanto era sprofondato in cotesto suo amore, che accorgendosi allora del modo beffardo col quale gli favellava don Francesco, diventato in volto vermiglio per vergogna e per dispetto, rispose: Signore, voi mi fate torto; sperava trovar consiglio; mi sono ingannato scusate; e fece atto di andarsene. Ma il Conte ritenendolo, dolcemente favellò: Piacciavi rimanere, Duca; io vi ho parlato così per provarvi: ora troppo bene mi accorgo, che vi accende passione veemente davvero, e per avventura fatale. Versate il vostro animo nel mio; saprò compassionarvi, e, potendo, ancora sovvenirvi. Io ho sepolto i miei amori; sessanta e più anni gli associarono alla fossa, e cantarono loro il miserere: per me amore è memoria, per voi speranza; per me cenere, per voi rosa che sboccia; ma non pertanto ravviso nel mio cuore i segni della fiamma antica, e ragionando meco, bene potete ripetere i versi del Petrarca: Ove sia chi per prova intenda amore, Spero trovar piet

Dopo l’ultimo Oremus, la vecchia senza rifiatare intonò il Miserere, ma l’uomo si levò in piedi barcollando e disse:

Ma le dava un'intonazione malinconica, allentava le cadenze, pareva che cantasse il Miserere; e finì la strofetta con un sospiro, poi camminò a lungo in silenzio, borbottando solo di tratto in tratto: Poveretta!

Nessuna difficoltá ad ammettere che il «parcere» abbia qui funzione d'imperativo; e che il «rede» sia usato invece di «redi»; e, persino, che le due parole «mi sequerere» possano fondersi in un'unica parola «misequerere», grottesca deformazione di «miserere». Ma il male è che, anche ammettendo ciò, non si riesce a cavar dal primo e dal terzo distico nessun chiaro significato.

che' sempre l'omo in cui pensier rampolla sovra pensier, da se' dilunga il segno, perche' la foga l'un de l'altro insolla>>. Che potea io ridir, se non <<Io vegno>>? Dissilo, alquanto del color consperso che fa l'uom di perdon talvolta degno. E 'ntanto per la costa di traverso venivan genti innanzi a noi un poco, cantando 'Miserere' a verso a verso.

46 Come la donna il cominciò a vedere, prese, non conoscendolo, conforto; e cessò a poco a poco il suo temere, ben che ella avesse ancora il viso smorto. Come fu presso, disse: Miserere, padre, di me, ch'i' son giunta a mal porto. E con voce interrotta dal singulto gli disse quel ch'a lui non era occulto.

Morana mi aspetta. LA SIGNORA. Ma le 1285 lire? Le ho mandate agli Asili d'infanzia. E l'autrice di questo biglietto in cui vi scrive che le 1300 lire non bastano.... questa Elvira Codarelli, che manca d'ortografia, è forse un Asilo d'infanzia? Miserere mei. Le case vecchie e screpolate sono coperte di macchie d'umido e di salnitro: il cielo è plumbeo, e l'aria frizzante.

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