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Aggiornato: 22 maggio 2025


E qui a guisa di suggello, un distico latino, molto elegante, il quale indicava che il reverendo era un intelligente cultore delle belle lettere, e, a tempo avanzato, un'amico indulgente delle belle peccatrici. A mano a mano che andava leggendo questa curiosa lettera, una gran luce si faceva nell'anima di don Giorgio. L'ultimo velo cadeva; l'ultimo dubbio era vinto.

Del Papa a cotesti tempi corse un distico, il quale volgarizzato suona così: Vende Alessandro altari, e chiavi, e Cristo; E ben lo può, che pria ne fece acquisto.

Stando a fissarlo, si ripensa un cielo purissimo, una campagna verdeggiante fiorita, montagne luminose nel lontano orizzonte, e, fra gli alberi, un'azzurra striscia di mare riluccicante di riflessi sotto il sole meridiano; squarcio di mondo antico, quale noi lo intravediamo talvolta a traverso qualche distico dei buccolici greci.

Sotto un notissimo distico friulano, che allude salacemente alla cecit

Era un distico fiorito sulle labbra della riconoscente Isabella, e passato in proverbio nel popolo, prima che fosse inciso nel marmo. Ad un morto, del resto, si poteva render giustizia, purchè fosse ben morto; e sette anni erano sicuramente bastati a darne certezza. Figurarsi! Era così morto, anche nella memoria degli uomini, che il nuevo mundo da lui hallado, ossia ritrovato, non da lui prendeva nome, ma da un altro italiano, che ne aveva delineati i contorni, mettendo la sua riveritissima firma a' piedi del foglio. Sic vos non vobis. Dicono che lo sbaglio di prendere per iscopritore del nuovo continente il modesto disegnatore d'una carta da navigare, sia stato commesso da una societ

Il signor Prospero amò meglio restare nella sua ignoranza, che domandare la traduzione del distico.

Nessuna difficoltá ad ammettere che il «parcere» abbia qui funzione d'imperativo; e che il «rede» sia usato invece di «redi»; e, persino, che le due parole «mi sequerere» possano fondersi in un'unica parola «misequerere», grottesca deformazione di «miserere». Ma il male è che, anche ammettendo ciò, non si riesce a cavar dal primo e dal terzo distico nessun chiaro significato.

Esser pöeti è abbandonarsi ai sensi; È compendiare un secolo in un distico; È mutar l'alimento del mattino, A vespro giunti, in voli eccelsi, immensi.... E, invero, questi versi sono usciti Dalle vivande o dal preteso vino Che l'oste m'ha imbanditi.

Parola Del Giorno

rincrudisse

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