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Aggiornato: 18 luglio 2025
Rogiero, traendo soavemente il suo braccio di sotto a quello di Yole, glielo cinse al collo; con la manca le prese la destra, e se l'accostò alla bocca: Yole gli pose le dita della mano rimasta libera tra il volume de' bei capelli, e mesta mesta li baciò. «E sia questa» proseguiva «la corona dell'amore su la testa condannata....» «Condannata!»
Dopo re Salomon si manifesta, che pareva uno stinco di gigante, con una dama giovinetta e mesta, la qual dovea tenerlo per giostrante, perché lo sposo non vuol per niente, fuor che il re Salomone, altro servente. Ughetto di Dordona era il consorte, del costume novel non ben suaso; ma perch'egli era pure un uom di corte, il vecchio e il nuovo temperava al caso.
La povera tosa metteva il capo dappertutto. Correva manoscritta una mesta poesia in morte di Silvio Pellico, nè vi era alcuno che non sapesse recitarla a memoria. Quella poesia cominciava coi versi: Luna, romito aereo, Tranquillo astro d'argento....
La nobil donna lagrimava, e mesta Sola traeva guai sul regio letto, E de l'interno duol nube funesta Turbava l'aria del sereno aspetto; La manca mano ha sotto l'aurea testa, La destra in su l'avorio del bel petto; Sì stava, di gran mal quasi indivina, Quando il rio mostro da vicin l'inchina.
E che? aveva ella risposto ai figli ed ai parenti, e che? pensate voi forse che il doloroso apparato e la pia memoria mi funestino? no, anzi io non desidero che scene lugubri; sono esse sole che ponno farmi gustare la mesta volutt
Così parlava Yole, e queste ultime parole le uscivano appena distinte dalle labbra: mesta, abbattuta, gi
Potesse nella calma che in amore Segue la torbida Divina ebrezza che fa l'uomo altero E gli fa rinnegare ogni dolore. Oh! se trovasse in mezzo al suo sentiero La mesta e giovane Castellana sognata lungamente Nelle malsane gioie del pensiero, Superba e di bellezza risplendente, Ma resa languida E impietosita da un accento vero, Dal suo liuto o da un sospiro ardente,
Beatrice fissata la fanciulla in volto, si sentì bene disposta verso di quella: quando poi intese che si chiamava come la madre sua. le sorrise mesta, e le si appoggiò sul braccio incamminandosi al carcere.
Lalla seria, mesta, riceveva quelle carezze con una docilit
Le sue pupille dilatate si fissarono prima sul volto fieramente contratto di Cipriano, poi sulla faccia pallida e mesta della dolce Maria, e parvero voler esprimere un voto, una preghiera che il labbro non era più capace d'articolare.
Parola Del Giorno
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