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Aggiornato: 30 giugno 2025


Oh guarda volto da far morir le donne di martello! Che sia impalato! GIRIFALCO. A chi dici «impalato»? PILASTRINO. Ho detto che mi tira omai 'l palato; e tu mi pasci qui pur di parole. Saresti appunto buon, per la cappella che si fa al Baracane, per un santo in su l'altare o per un di quei voti con le man giunte; ché non mangi o béi ma vivi d'aere. GIRIFALCO. Lascia: berem poi.

FESSENIO. Chi era, ah? non la cognosci? CALANDRO. No. FESSENIO. È la Morte che teco era nel forziero. CALANDRO. Meco? FESSENIO. Teco, . CALANDRO. Oh! oh! lo non la vidi mai drento meco. FESSENIO. Oh buono! Tu non vedi anco il sonno, quando dormi; la sete, quando bevi; la fame, quando mangi. Ed anco, se tu vuoi dirmi il vero, or che tu vivi, tu non vedi la vita; e pure è teco.

Se vieni tu, spalanca tanto d'occhi e siamo da capo. Ludovico Ci vengo? Caterina Ludovico Ih!... Hai paura che me lo mangi? Caterina Ninna-nanna, un vecchio canuto ha trovato il sonno perduto. Ninna-nanna, al bimbo egli viene e gli porta col sonno ogni bene. Ludovico Caterina

Chiesi: Conosco Pelloux. È un soldato, ma un soldato che ha sempre fatto parte della sinistra. È impossibile ch'egli si mangi il passato in un boccone. Lascer

Perchè lo dici a quel modo? Cosa ti senti? Nulla mi sento. Sto benissimo. Fra sei mesi starò anche meglio. Non vede come ingrasso? E mostrò le sue mani, che infatti, da qualche tempo, erano smagrite, como tutta la sua persona. Sfido! Se non mangi... Si mangia a seconda dell'appetito che si ha, e si ha appetito a seconda della salute.

e come 'l pan per fame si manduca, cosi` 'l sovran li denti a l'altro pose la` 've 'l cervel s'aggiugne con la nuca: non altrimenti Tideo si rose le tempie a Menalippo per disdegno, che quei faceva il teschio e l'altre cose. <<O tu che mostri per si` bestial segno odio sovra colui che tu ti mangi, dimmi 'l perche'>>, diss'io, <<per tal convegno,

CRICCA. Che siate il bentornato da lontano paese, ché giá sommerso nel mare vi avevano pianto per morto! GUGLIELMO. Posso dir che sia renato: fu tanto periglioso il mio naufragio! Oh che il cancaro ti mangi! GUGLIELMO. Or questo è un cattivo modo di procedere: tieni le mani a te e parla con piú riverenza: con chi pensi trattare? Ah, ah, ah!

SENNIA. Lo nieghi ancora? MASTICA. L'arciniego ancora. Ti giuro per questo stomaco e questa gola come non so nulla di quanto dite. SENNIA. Dunque non sei stato tu? MASTICA. Voi proprio il dite. SENNIA. Cosí cotesto stomaco ti sia aperto e a cotesta gola ti sia posto un capestro dal boia, che non mangi bevi piú mai, come tu sei stato cagion d'ogni cosa!

"Pobrecito!" mormorò l'Andalusa ridendo, dopo aver dato un'occhiata intorno; "Son todos ardientes como Usted los italianos?" "Che so io! Son tutte belle come lei le Andaluse?" La ragazza stese la mano sulla tavola. "Nasconda quella mano," le dissi. "Porqué?" domandò essa. "Perchè voglio mangiare in pace." "Mangi con una mano sola." "Ah!"

«Come in un tempio, ne 'l tuo cor ricevi «l'alto Ideale che de l'uomo è figlio. «E sappi in quel che mangi e in quel che bevi «trovar l'ambrosia e il nettare vermiglioEd ammoniva: «O donna, o Vaso insigne «de la dolcezza ed Arca de l'oblìo, «versa a li uomini il vin che gi

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