United States or Equatorial Guinea ? Vote for the TOP Country of the Week !


E con quel modo ch'un immondo serpe, vedendo, ov'era 'l ghiaccio, nato il fiore, si sbuca lieto d'un'angosta sterpe, dove si spoglia il vecchio corio fore tutto d'argento, ed or fassi piú cinte del ventre al capo ed or segue 'l suo amore; tal io, poi che le spoglie risospinte m'ebbi d'addosso, per danzar su m'ersi; ma fûrno dal desio mie forze vinte.

Questa fu la tutela, questa la difesa, la protezione che io m'ebbi da voi!... Ed ora io debbo sorridervi, porgervi la mano, chiamarvi caro cugino, e anche ascoltare in pace gli oltraggi che mi volgete col sorriso di miele sul labbro! Un servo entrò. Signora principessa, disse, un uomo domanda di parlarvi. Ha detto il suo nome? chiese ansiosamente la signora. Ha detto di chiamarsi Giano.

Io trar di nuovo, e a piú furore, io posso la giá commossa plebe; appien svelarle io posso i nostri empj maneggi: io, trarti, piú che nol credi, ad ultimo periglio. Io di Neron fui consigliero; e m'ebbi vestito il core dell'acciar suo stesso. Tua rabbia, sbramala in me; securo il puoi: ma trema, se Ottavia uccidi: io te l'annunzio; tutto sovra il tuo capo tornerá il suo sangue.

E l'uomo alla cappelletta: Mi difesi! Ho sette ferite! All'ultimo m'ebbi mozza la mano. Venni qui a seppellirla in luogo consacrato. Laggiù in oggi ogni misfatto è permesso: è divenuta terra di saracini la nostra. Perché siete fuggito voi, ieri, al momento del supremo pericolo? E la donna: Fuggite nella valle del Chiusone!

E quel fiero presentimento non mi lasciò mai; onde io m'ebbi a provare l'estremo e il più forte fra tutti i dolori, quello di sentirmi, dopo diciassette anni d'esilio, esule sulla terra materna.

Nessuno sul momento, toccò gli astucci.... Alfredo postosi a sedere su di un angolo della madia, lesse la lettera, mentre le due sorelle standogli dietro la schiena la leggevano prima di lui...... Lo scritto diceva: Nelle mie stagioni trionfali all'Avana, a Madrid, a Barcellona, a Vienna, a Milano, a Napoli, quale primo soprano nei rispettivi primi Teatri, e quando io non aveva ancora venticinque anni, m'ebbi, alle serate, vistosi ricordi in oreficeria. Ne ho tanti, che ormai li trascuro, e non li porto più dopo la morte del mio caro marito, il quale, come gi

I Richiesto di prefiggere all'Edizione de' miei Scritti politici e letterarî i ricordi della mia vita, ricusai l'incarico e persisterò. I frequenti dolori e le rare gioje della mia vita privata non importano se non ai pochi ch'io amo e che m'amano d'affetto individuale profondo: quel tanto di vita pubblica ch'io m'ebbi sta ne' miei Scritti; e l'influenza ch'essi esercitarono sugli eventi ch'oggi si compiono spetta al giudizio del paese, non al mio. Noncurante per tendenza ingenita dell'animo di quel vano romore che gli uomini chiamano fama, sprezzatore per indole altera e securit

Ognuna in giu` tenea volta la faccia; da bocca il freddo, e da li occhi il cor tristo tra lor testimonianza si procaccia. Quand'io m'ebbi dintorno alquanto visto, volsimi a' piedi, e vidi due si` stretti, che 'l pel del capo avieno insieme misto. <<Ditemi, voi che si` strignete i petti>>, diss'io, <<chi siete?>>. E quei piegaro i colli; e poi ch'ebber li visi a me eretti,

"Se in quelle provaste ciò ch'io qui m'ebbi a sentire", replicò Gabriele fatto più franco e sicuro dal parlar di Rina, "non riuscirebbevi agevole lo scordarvene un istante: l'impressione delle ore qui trascorse mi sta fitta in petto, che non è possibile che si cancelli giammai, e mio unico desiderio non altro sar

Poi si fe' promettere ch'io sarei venuto spesso a trovarlo e che in ogni mio bisogno avrei ricorso a lui. E diffatti tutte le volte che ha potuto in qualche modo aiutarmi egli l'ha fatto ed io gli devo tutte le poche gioie che m'ebbi in questi otto anni di purgatorio. Ma colui l