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Aggiornato: 14 giugno 2025


Marcellina, non sapendo trovare rimedio a' suoi malori, una mattina che costui pigliava piacere di canticchiare innanzi alla propria capanna, mentre tutti eran lungi al lavorìo, le venne in pensiero di rivolgersi a lui per soccorso. Cieco, gli disse, io sono la più misera fanciulla di Nebiolo: mi fuggono e il sonno e la quiete, mi è straniera la gioja, tutto mi spira tristezza; mi sono di peso le mie cure usate. Sento qui al cuore un vôto di cui m'è ignota la causa, un male di cui non so guarirmi. Ah cieco! se ti son cara, se mai non dimenticai di usarti i servigi di cui avevi mestieri, abbi misericordia di me: cieco, sanami per piet

Stanza semplice ma non misera del tutto disadorna. Poco alta. Soffitto di legno, pareti di legno. Nella parete a sinistra dello spettatore, un finestrone assai più largo che alto. Occorre che si possano aprire e chiudere le persiane. Fuori, alberi vicini. Nel fondo, due usci. Quello a sinistra mette in una piccola anticamera e di l

Ho pensato alla sua bellezza, alla sua grazia, al suo candore; poi ho penetrato dentro di me, vi ho rovistato tutto il buono che vi ho trovato, e mi è sembrato assai misera cosa. Debbo dirtelo? mi sono rinchiuso nelle mie camere, e per la prima volta nella mia vita ho dimandato allo specchio una parola di conforto.

Lei misera, che delibava appena il calice del dolore!

NER. Or vedi amore! odi il velen, se tutto dal petto al fin non ti trabocca; or, ch'io le tue arcane laidezze in parte scopro. OTTAV. Misera me!... Che piú mi avanza?

Ecco perché Erotico mi scacciava da : e che trattava cosa buona per lei, e che molto l'importava. Misera Sulpizia! come restarai, poveretta, rinchiusa in una camera, mentre durerá la tua vita, a pianger la colpa della tua sciocchezza, d'aver creduto ad un uomo, con freggio d'infamia da non risanarsi piú mai. E come duo occhi suoi soli potranno piangere tanta sciagura?

44 Figlia d'Amone e di Beatrice sono, e son, misera me! serva d'Amore. Dai genitori miei trovar perdono spero e piet

Credetemi, amico; e che io possa perdere la stima di un uomo generoso come voi siete, se io non penso ora, e fermamente, che, posta innanzi a me la scelta tra la più misera esistenza e il ritorno delle prime illusioni, non istarei in forse un solo momento ad eleggere quella.

Ah!... esclamò con un sospiro la fanciulla. Dunque, tornando al nostro discorso, io conosceva il luogo del tuo supplizio; ma come liberarti? io, inerme, povera, fuggiasca, che altro asilo non aveva per me che una misera osteria di cattiva fama, altro sostentamento che quello della carit

Volgeasi per le campagne il guardo, e da per tutto era bandita del re; non a sollazzo suo, a dispetto de' popoli. Occupansi a capriccio i côlti de' privati; tramutansi in foreste; proclamasi il fatal bando della caccia; ed è uom perduto chi non pure un cervo uccida o un camoscio, ma solamente in que' luoghi soggiorni o passi, e a' boscaiuoli regi non aggradi. Incessanti perquisizioni fan quelli, per fame e selvatichezza più intristiti: alla insolenza aggiugnendo l'insidia, spesso ripongon di furto ne' tuguri alcuna pelle o altro avanzo di cacciagione; e frugan poi; s'infingon trovarlo, e la misera famigliuola inabbissano. Lor parchi allargavan anco i baroni ad esempio del re; con pari giustizia acquistandoli, con pari umanit

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