Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 8 maggio 2025
«Ah! signorina,» rispose la vecchia, «come mi avrebbe colpito in questo modo, se non fosse l'effigie della mia padrona! O cielo,» soggiunse quindi riprendendo la miniatura, «ecco i suoi begli occhi azzurri, e quello sguardo così affabile e lusinghiero! Ecco la sua espressione, quando aveva pianto sola per qualche tempo!
«Dio mi perdoni! per il ventre di vostra madre che è l'effigie di Maria Santissima!» E per di qui e per di l
Non era più la Regina di cui il nome di fiore era scritto nel vecchio diario di Nancy. Era una Regina quasi fanciulla, con immensi e risplendenti occhi bruni. E il giovinetto di cui l'effigie, chiusa in un medaglione, posava da tanti anni sul cuore di Nancy, era Re. La Regina abbracciò Anne-Marie; e rise quando Anne-Marie parlava, e pianse quando Anne-Marie suonò.
La veritá si è che il batter moneta è la piú bella e la piú nobile prerogativa del principato, perché con quella si diffonde per il mondo durante sua vita, e resta dopo morte, il nome, l'effigie e la memoria della grandezza ed autoritá sua, delle imprese e de' suoi magnanimi pensieri, di che sogliono dar contrasegno i rovesci: onde quelli, che ne godono il privilegio, non devono defraudar se stessi di questa gloria.
Dal lato diritto ha l'effigie del santo in abito di vescovo, che nella destra tiene una croce, un libro nella sinistra, ed è attorniato dall'epigrafe . S . STEPHANVS. PONT. LESINENSIS, notandosi per esattezza che le S di questa leggenda sono tutte a rovescio. L'altro lato offre il consueto simbolo dell'Evangelista cinto da un cerchio di perline oltre cui la scritta: +. SANCTVS. MARCVS. VENETI.
Il savio Pastore corrispose con alcuni suoi pani e del vino alla brigata, e fè' sentire alla Marcellina come desiderava che al vespro fosse fra quelle che accompagnavano col torchio l'effigie della Vergine in processione.
E sebbene il nome «moneta», che nacque nella lingua latina a «monendo», quasi l'effigie sua ammonisca del valore e stima sua, onde pare che non possa dirsi moneta se non è coniata; io mi valerò nulla di meno di questo nome piú genericamente, comprendendo ciascuna cosa che allo stesso uffizio sia stata o sia destinata e in uso posta.
A principio improntavano sul danaro d'argento le bighe o quadrighe, cioè carri da due o da quattro cavalli tirati, aggiuntavi la nota di «X.» o «S.», secondo che denari o quinari essi erano, onde furon detti «bigati» o «quadrigati»; ed i quinari, dopo che, ad imitazione d'altri della Dalmazia, furono segnati con l'effigie di una Vittoria, furono detti «vittoriati»: de' quali nomi frequentemente usò Tito Livio.
Vennero inoltre tutti fregiati di un'apposita medaglia commemorativa: da un lato l'effigie della Principessa col motto: Ch'io non credetti ritornarci mai; dall'altro un dragone a cavallo che galoppava con la spada evaginata, e la scritta: La Principessa ereditaria Rosmunda alla IV Compagnia del V Reggimento Dragoni, riconoscente. Notte del XXVII aprile.
Dì: quei capelli Sì folti e belli; Clelia, que' denti Bianchi e lucenti, Quel nuovo petto Che hai nel corsetto, Quanto han costato? Tutto ho comprato A prezzo onesto Vendendo.... il resto. Non ti nomai; d'un asino Scrissi, tu ti offendesti. Nei versi miei specchiandoti L'effigie tua vedesti?
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca