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Aggiornato: 15 maggio 2025
A un tratto un sibilo acuto lacerò l'aria, echeggiò sotto l'atrio, e subito, irrompente, tutta una salva di sibili, di fischi. Il Fontanella!... mormorava Matteo Cantasirena, salendo pallido su per la scala. Avete ragione, amico mio, il Fontanella, li ha disgustati, irritati, esasperati!
Mi trovavo all'ufficio della rassegna, in un chiaro pomeriggio di settembre, e quando Ermanno comparve sull'uscio dove si proiettava la luce irrompente dall'aperta finestra, non vidi che i suoi occhi, quegli occhi intensamente turchini, un vero spiraglio di cielo purissimo.
Ma se tutto era finito esternamente, le dolci sere passate insieme, i lunghi colloquii, le confidenze, le trepide attese e la irrompente gioia di sentirmi vicina un'anima come la sua, non era finita, no, la trasformazione della mia anima. Egli mi aveva presa su di un piccolo romito sentiero e sollevandomi in alto colle sue ali poderose mi aveva mostrato gli orizzonti della vita.
E qui m'occorre lo strano paragone dell'uomo col bue. Una truppa irrompente d'alcune centinaja d'animali vaccini, figli selvaggi dell'immense praterie del Nuovo Mondo, muove condotta dal tiranno uomo. Circostanza qualunque, ombra, nembo, lampo, tuono, luogo del macello, a cui essa è destinata, la precipita in una direzione indeterminata verso lo spazio.
Vive, appassionate, enimmatiche, si evocavano intanto ai loro occhi le scomparse figure di donne e, ad un tratto, dinanzi alla irrompente piena di ricordi, le voci tacevano un poco. Allora si sentiva il silenzio solenne della campagna assopita sotto il sole declinante, mentre l'azzurro del cielo leggermente velato pareva l'immensa evaporazione del mare e le vele latine si tingevano di porpora.
In una sporca alba fangosa, «Muori, muori, muori!...» gridai, fra un’accozzaglia di disperati, pronti alla battaglia rossa, verso le case dei signori. Ero una furia, coi capelli a serpi, colle fiamme negli occhi, con le labbia sfigurate dagli urli. Ebbra di rabbia i sassi disselciai, svelsi gli sterpi, maledissi, colpìi, caddi, travolta venni sotto lo scalpito irrompente dei cavalli.
A mio padre prendevano spesso degli accessi di allegria fragorosa ed irrompente che empivano la casa di risate; amava di trastullarsi come un fanciullo, faceva a rimpiattino colla mamma, mutando nascondiglio, tenendo tutte le stanze, vispo, snello come uno scoiattolo, stancando alla corsa la poveretta che lo inseguiva divertita anch’essa del giuoco e che finiva per cadergli nelle braccia rossa rossa e senza fiato.
Passeggiò a lunghi passi la camera e con foga irrompente ripetè a sè stesso i concetti dello scritto. Gli brillava in viso la soddisfazione, aveva più largo il respiro, e quasi per istinto batteva le mani. Alla fine, bruscamente fermandosi nel mezzo dello studio, alzò la voce e pronunziò: Figliuolo di Matteo Brancato... difensore della ragione... rivendicatore di Fausto Socino... a noi due!
Allora fu un duello corpo a corpo, uno contro dieci, e le donne davano l'esempio. Una romana, Giuditta Tavani, con un bambino in braccio, e incinta da sei mesi, lottando eroicamente coi revolvers contro il nemico irrompente, ferita da molti colpi di baionetta, fu alla fine colpita da una palla nel mezzo del petto e spirò l'anima virile.
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