Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 2 maggio 2025


Non lo lasciò libero che dietro ingiunzione dell'ambasciatore inglese proibendogli però di non porre più piede in Turchia. O'Donovan, ricco assai, credette giunta l'ora di riposarsi alcuni anni, ma non fu così.

Ed anche per iscriverlo; ma io non credevo che tu intendessi di dir questo. Castagni! disse Filippo, girando largo. Castagni da per tutto. E lassù, quel nero sui monti? Abeti, mio caro, abeti e pini. Corsenna è famosa per il suo pinus Pinsapo. Ah! i miei complimenti. E niente peachpine? Non credo. Ma che ti salta di parlare inglese?

Mangiava come loro, ma non parlava; era vissuta due o tre anni, e tutte le volte che passava davanti alla chiesa si faceva il segno della croce molto divotamente. Sentito il marinaio inglese, era il caso di sentir l’irlandese, poichè nella marinaresca di Cristoforo Colombo c’era anche un concittadino di san Patrizio.

Il conte di Cavour non è un oratore nel senso francese, egli lo è piuttosto nel senso inglese. Egli ha la parola difficile, perocchè e' non vuol dire una parola di troppo, una parola la quale non abbia la portata ch'egli vuol darle. Egli non parla per la Camera, ma per l'Europa. Egli ha un ragionamento serrato, sostanziale, lucido; tocca il cuore della quistione; e se non ha sempre ragione, egli non cade mai nella trivialit

Il signor Price lo lasciava fare, calmo, impassibile, sempre dignitoso come conviene ad un Inglese, specialmente ad un ispettore di polizia; ma sembrava dire fra : «fanne qualche altra, mio caro, e vedrai se mi scappi. Ch'io ti colga colla mano nella tasca altrui, ed apprenderai se la polizia si lascia lusingare dalle tue carezze ipocrite

In quella carissima donna si riassumevano per lui mille affetti e ricordi di famiglia, d'amici e di patria! Giulia amorevolmente baciò in fronte il giovane inglese, poi Clelia e Silvia l'abbracciarono con singolare espansione, e la presentarono ad Irene di cui Giulia non ignorava la romantica storia e tanto desiderava di conoscerne l'eroina.

La sera del primo luglio, verso le dieci, stavo leggendo nella mia camera colle finestre aperte quando udii suonare sul cattivo piano della sala di conversazione la Gran scena patetica di Clementi, che ho udita da Lei tante volte. La mano mi parve eccellente, e discesi. Suonava una signora inglese e c'erano in sala, credo, tutti gli ospiti dell'albergo.

Allora Prinetti le parlò del nuovo libro di Stanley, l'illustre viaggiatore inglese partito alla ricerca di Livingstone, che egli aveva gi

Una vecchia gallina in parrucca gialla... Si chiama Mrs Doyle. Ecco, adesso lo sai. Adesso sei contenta. Ma Nancy non era contenta. E' inglese? No, no, americana, del Far West. Un volatile delle praterie!... Un'anitra occidentale! Ah, ah, ah! com'è buffa! E Aldo rise lungamente, ma da solo. Quando ebbe completamente terminato di ridere, Nancy inarcando le sopracciglia disse: Ebbene?...

Il re e i suoi dottrinari non erano disposti a secondare la rumorosa corrente bramosa di guerra. Erano troppo chiaroveggenti per non discernere, che un'impresa di conquista sul Reno avrebbe sommerso la stessa corona borghese: «la guerra è la rivoluzione», soleva dire Luigi Filippo: ed erano troppo freddi e pedanti calcolatori, per avvertire e intendere in qualche modo il movente generoso, che si nascondeva indubitabilmente nel delirio della brama di guerra. Si chiarì, purtroppo, anche rispetto alle questioni estere, quanto fossero insostenibili le dotte comparazioni tra il 1688 e il 1830. Laddove la gloriosa rivoluzione inglese era maturata in virtù del favore datole dall'Europa settentrionale tutta protestante, la quale aveva ricondotto quasi spontaneamente lo stato, da una condizione malsana di vassallo, entro la cerchia dei suoi alleati naturali, all'opposto la Francia moderna all'estero era del tutto isolata. Il governo si ostinava sconsigliatamente a tenere una situazione mediana fra i trattati del 1815, che non poteva annullare, e la Rivoluzione, che non poteva interamente rinnegare quale suo terreno originario. In una situazione siffatta, il regno continuò, come sotto i Borboni, a non godere di alcuna autorit

Parola Del Giorno

1134

Altri Alla Ricerca