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Aggiornato: 23 giugno 2025
Questi baciò la faccia, gli occhi, cercò la bocca che lo cercava, e impresse un bacio sulle labbra tumide, ardenti. Ma tosto le sentì diventar fredde ed esangui, mentre tutta la persona gli sfuggiva dalle braccia, e, prima che potesse trattenerla, scivolava a terra tramortita. Cammilla! Cammilla!... balbettò Giacomo fuori di sè.
Con un atto brusco lo rigettò sul tavolino, avendo cura che ricadesse col frontispizio rivolto verso il piano. "Ecco un titolo stupido!" mormorò poi rabbiosamente, e cercò di pensare ad altro: ma quelle parole lette a caso in una tale circostanza gli si incisero crudelmente nel cervello, come fossero state impresse da un ferro rovente.
E per queste ragioni le suddette tre note dovranno esser impresse su le monete nuove, nelle quali però vi sia tanto di campo o spacio che vi si possano far capire, e con tal ordine che da tutti siano conosciute ed intese, come cosí vuol il dovere. E quanto per le monete minute, si potrebbe osservar l'ordine che nel seguente capitolo è descritto.
Se 'l pensier mio, ov'altamente amore, Tullia gentil, vostra sembianza impresse, tutto altamente in sè voi tutta espresse dal piacer vinto, che mi strinse il core;
Nè il CHIABRERA fu solamente poeta sommo: vuolsi pur lodarlo altamente come prosatore. Il suo parlare è propriamente fiorentino purissimo; ma senza riboboli nè smancerie da pedanti: parvi d'udire una gentil donna fiorentina che non abbia letto libri tradotti malamente dal francese, nè conversato con uomini che s'estimano letterati solo che possano contaminare con modi stranieri il bellissimo idioma dell'Arno. Non ha periodi lunghi soverchiamente nè trasposizioni affettate; e dice le cose grandi con parole gravi e semplici; le umili con graziose. Nelle lettere famigliari è schietto, festivo, felicissimo; e va innanzi a tutti gli altri nostri, specialmente in quelle 150 a Pier Giuseppe Giustiniani, trovate in Genova, ed impresse in Bologna per gentil pensiero del P. Porrata, nobile genovese, della C. di Gesù. Nella ristampa fattane in Genova per mio suggerimento, ma condotta contro a' miei consigli, per mano altrui, si legge un certo numero di lettere inedite, che io ottenni gentilmente da chi avevale trascritte dall'archivio di Savona; ma in esse, come distese in istile curiale, non apparisce il valore del CHIABRERA. Lodevoli molto sono quelle altre, forse un 250, che usciranno colla mia assistenza dai torchj del signor Ponthenier. Bellissimi poi sono i dialoghi sull'arte poetica, e quello che contiene la sposizione di un sonetto del Petrarca: in essi non è la grandezza platonica; sì una nobile semplicit
Infatti Sampieri alzò la fronte; vi si scorgeva impresse le traccie d'una lotta crudele combattuta internamente. Che fai Marco, gridò dispettoso, ritirati e non mi seccare più oltre. Signor conte, belò umile il servo... Vattene in tua malora, urlò Sampieri. Gli è... E che, non obbedisci? bada Marco... I suoi occhi scintillavano di rabbia.
Era un tramonto procelloso di febbraio. Il mendico teneva avvolto intorno alla persona lo sdruscito mantello tanto da nascondere anche la parte inferiore del viso ma alle scarse sembianze che rimanevano svelate scoprivasi una di quelle fisonomie che vedute una volta ti restano impresse per tutta la vita.
La folla non si era diradata, ma si era ristretta in modo da lasciare in mezzo a sè uno spazio circolare abbastanza vasto. Nel centro di questo circolo miracoloso v'era un giovinetto che non mostrava aver più di diciotto anni, ma cui, a guardarlo bene, se ne sarebbero dati venticinque, tanto il suo volto appariva patito, e tante erano le traccie che v'erano impresse d'una esistenza travagliata e più lunga. Era biondo e bellissimo, eccessivamente magro, ma non tanto che la bellezza dei lineamenti ne fosse alterata; aveva gli occhi grandi ed azzurri, il labbro inferiore un po' sporgente, ma con espressione di tristezza più che di rancore; tutta la sua persona aveva qualche cosa di femminile, di delicato, di ineffabilmente grazioso, qualche cosa di ciò che i francesi dicono souple, e che io non saprei esprimere meglio con altra parola della nostra lingua. La purezza e l'armonia delle sue linee erano meravigliose; egli vestiva con estrema eleganza; e guardava qu
Cancellate le cicatrici delle vostre catene, spianate le rughe che la miseria impresse sulla vostra fronte, non dimenticate ringhiose! le umiliazioni per cui siete passate e rammentate che unite potrete sempre sfidare ogni prepotenza straniera.
Giunta che fu presso Rosina, fece atto di piegare un ginocchio a terra in segno di quel rispetto che gli Indiani sogliono usare verso le persone di alto affare, ma Rosina, con la inesauribile sua cortesia, le stese una mano, su cui la donna impresse un rispettoso bacio.
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