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Aggiornato: 11 giugno 2025


Da quinci innanzi il mio veder fu maggio che 'l parlar mostra, ch'a tal vista cede, e cede la memoria a tanto oltraggio. Qual e` colui che sognando vede, che dopo 'l sogno la passione impressa rimane, e l'altro a la mente non riede, cotal son io, che' quasi tutta cessa mia visione, e ancor mi distilla nel core il dolce che nacque da essa.

Questi era eziandio molto conturbato ed afflitto a cagione dell'orrenda disgrazia avvenuta alla famiglia del signor Biale, disgrazia che vi racconterò nel capitolo venturo; ma alla vista della desolazione impressa sul volto di Vanardi obliò tutto il resto per non darsi cura che di lui.

Gli pareva d'esser vicino al monumento di sua figlia; ma la tomba era trasparente ed ella agitava le braccia, e malgrado gli occhi chiusi, il suo volto pallido era radiante. L'espressione del suo viso era d'una tristezza ineffabilmente dolce. Quella visione lo impressionò gravemente. Si sentì addolorato e pieno di rimorso per la soave malinconia impressa sulla faccia della sua morta.

Andai a letto avendo il cuore e gli occhi ripieni della bellezza della giovane e l'anima impressa della sua bella imagine; onde passai una notte assai travagliata.

Il pranzo, affatto spagnolo e molto modesto, fu animato ed allegro assai, e Giorgio pensava quanto si potesse esser felice con poco. La vecchia era una buona donna un po' grossolana ne' suoi modi, ma sebbene ridesse spesso fragorosamente, aveva impressa sul suo volto quell'ombra di mestizia che lascia il dolore da lungo tempo trascorso. La conversazione era allegra, divertente, un po' chiassosa. Giorgio piacque molto alla nonna. Egli sapeva benissimo raccontare, e si creder

Dovete sapere che i re, i principi e le repubbliche del cristianesimo, i quali sono sempre stati la gloria di tutto il mondo per le loro onoratissime e gloriosissime imprese, e come quelli che portano nei petti loro impressa la regal giustizia, non avranno giammai riguardo a tali quasi illeciti guadagni; prima per non dare danno a se medesimi in particolare, e poi al mondo tutto in universale, ed anco affinché tutto quello, che in una loro Dieta fosse determinato, fosse dappoi ancora inviolabilmente da tutti posto in osservanza.

inebriati al suon delle soavi parole. Ed io, quando tu passi, anch'io cerco, ma invan, dei molli piè la molle orma nel fango impressa: chè un alito ti porta tra le case e per le vie correnti, un caldo affanno ti accende ai mali altrui, che non pesa a te la tua persona. Addio ti gridan dalla soglia i ciechi padri che ascoltan trasognati il sole sulla morta pupilla.

L'organo riempiva le volte delle sue armonie; ma per quanto la mano del suonatore si studiasse di trovarle festose, non veniva a capo di cavarne una, che non fosse impressa di malinconia.

Le sue labbra erano semi aperte, e le ai vedeva sempre sul labbro superiore la scottatura ancor viva cui Sergio vi aveva impressa come una foglia di rosa pizzicata da un bruco. Ella era bella. Ella avrebbe data la vertigine a tutt'altro uomo, che ad un marito oltraggiato e dominato dal demone della vendetta.

ATTILIO. Ahi, che il tempo non scancellará dal cor mio bella imagine, che con tanta fermezza ci fu impressa, scancellará la memoria delle gioie passate. E che son altro quei ricordi che seminari inesausti di dolori? EROTICO. Mirando altre bellezze di donne, ti smenticherai delle sue.

Parola Del Giorno

dell’esule

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