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Aggiornato: 11 giugno 2025


voglio anco, e se non scritto, almen dipinto, che ’l te ne porti dentro a te per quello che si reca il bordon di palma cinto». E io: « come cera da suggello, che la figura impressa non trasmuta, segnato è or da voi lo mio cervello. Ma perché tanto sovra mia veduta vostra parola disïata vola, che più la perde quanto più s’aiuta?».

Tu sei ben dessa, e me ne sono assicurato, che con piú d'una guardatura ho confrontato l'imagine tua con quella che nel cuor impressa mi lasciasti. CONSTANZA. O marito, marito caro, che, avendo perduta la speranza di non averti mai piú a rivedere, or veggendoti e abbracciandoti, non lo credo.

rivolsersi a la luce che promessa tanto s’avea, e «Deh, chi sietefue la voce mia di grande affetto impressa. E quanta e quale vid’ io lei far piùe per allegrezza nova che s’accrebbe, quando parlai, a l’allegrezze sue! Così fatta, mi disse: «Il mondo m’ebbe giù poco tempo; e se più fosse stato, molto sar

Ma egli continuava a narrarmi di tante piccole circostanze sentimentali per cui pensai che almeno nell'anima di lui, se non davanti agli occhi suoi, la figura della misteriosa benefattrice doveva essere impressa come una delle più delicate e suggestive. Mi scriverete ancora qualche volta? chiesi al mio amico sul punto di lasciarlo. Ma certamente.

Intanto Erminia calmatasi dalla sua alterazione cerebrale erasi abbandonata ad un sonno benefico. Sua madre contemplò per un istante quel volto leggiadro su cui stava visibilmente impressa l'impronta del dolore, indi scese da pap

E chi glielo dice? gridò l'inatteso ospite del signor Commendatore, con una voce impressa di malizia e di buon umore. Io son più vivo che mai. Sappia, signor Commendatore degnissimo, che non si uccidono così facilmente le vecchie forme del pensiero umano. La scienza ha un bel fare; ma, spinte o sponte, dovr

Una mattina a dirigere que’ lavori se ne stava un tal giovane, sul cui volto era impressa una profonda mestizia. Le nebbie della pianura spinte verso i monti da una brezza leggera, si addensavano nelle convalli. Alcune nubi nerastre sorgevano da ponente; i raggi del sole riverberandosi su questo svariato orizzonte, ne componevano un quadro magnifico. Il giovane era messer Fredi de’ Vergiolesi. Non preso punto da quello spettacolo, figgeva immobilmente lo sguardo sulle vicine campagne che verzicavano ed eran fiorenti per ogni dove. Quel cuore nobile non poteva abbandonarsi a ricevere dolci impressioni, quando la sua terra natale la vedea minacciata da grave pericolo. Gli pareva di scorgere di gi

Hoc itaque regia maiestas tua, iusta ponderando non parcat ancipiti gladio ne antecessorum suorum tantorum heroum, qui etiam in florente sua aetate nullis laboribus pepercerunt, alte impressa vestigia properantur ac tot tantiq. reges et principes spe sua in tuae maiestatis persona fraudentur, nec hoc cum gratia legato ad ipsos destinato comitari dignetur.

Parola Del Giorno

dell’esule

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