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Cominciano le presentazioni, gli omaggi, gl'inchini, le strette di mano, i sorrisi delle belle signore, che hanno sfoggiato per questa circostanza le più fosforescenti acconciature... quand'ecco il terzo colpo di cannone avvisa che il giuoco incomincia. Alla punta di Barbianello chi ha buona vista vede o crede di veder guizzare nell'acqua qualche cosa di bianco: sono i canotti a vela.

Il dottore di Nubo, che era naturalmente fra i numerosi invitati, e seguiva degli occhi ansiosi le alterazioni di quel viso, trovò modo di guizzare fino a lui e di susurrargli all'orecchio: State forte contro voi stesso; stecchitevi, principe, e ritornate all'istante a casa.

Appena il Di-Fede era giunto nella sala vicina, che il guizzare d’un lampo, e a un tempo il fragore dello scoppio d’un fulmine lo fe’ barcollare fattamente, che sarebbe caduto senza l’appoggio d’una sedia a braccioli, sulla quale spaventato s’andò a gittare. Intanto un’acqua dirotta si scaricava sulla citt

Mentre si ballava un minuetto, accaldata e inuggita, io trovai modo di guizzare in giardino e di sedere su una panchina presso la cancellata. La soave musica di Boccherini arrivava a me attenuata dalla distanza. Il giardino rischiarato dalle lampadine elettriche, pareva avvolto nel chiarore dalla luna. Ero da alcuni minuti, quando udii un bisbiglio, un brusío sommosso, al di l

Fra la quale videro guizzare un Milanese, a cui, dando la voce, il Muralto addomandò: Ehi, Ottorino Borro, perdio tanta premura? Sapresti dirci ove stia Alpinolo? Sta in prima fila per combattere al Ponte; l

Bisogna però dire che Adele avesse qualche ragione di ammirarmi. In salotto tutti mi guardavano; feci furore; come dice zia Marta. Furore o no, a dirti il vero, io mi sono divertita pochino; e tutte le volte che potevo senza dare nell'occhio, guizzare dai salotti in giardino, lo facevo volentieri, per gustare un momento di solitudine, per ritrovarmi con me stessa.

Matilde fece guizzare di traverso uno sguardo verso il giovane, e rispose freddamente: Non lo conosco, ma a vederlo non si direbbe un imbecille. Te lo dico io, soggiunse Emilio imbizzito: io che lo conosco bene, perchè è stato mio compagno di collegio. Oh guarda! esclamò la fanciulla sorridendo: dal collegio dov'eri tu ce n'escono degli imbecilli? Emilio si morse le labbra.

In tonacella senza ferraiolo, simile ad una gazza che inquieta ed obliqua saltella per casa, ecco un prete guizzare qua e l

Lalla aveva preso sotto il braccio Musette perchè stesse ferma, gli zimbelli ritornarono in ballo: Zitti, ecco ci sono e Sandro facendo guizzare, per lo spavento, miss Dill, che non sapeva di che si trattasse, tirò con forza lo spauracchio. Presi! gridò Nando correndo fuori del casotto, con Musette fra le gambe. Aspettate! aspettate! Vengo anch'io!