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Frattanto erano giunti due altri invitati a pranzo che passeggiavano sulla spianata davanti la casa. Quando la comitiva si avanzò, Silvio fece le presentazioni.

«Quella sera condusse seco l'impresario del Carcano che era a Torino, me lo presentò, e risparmiandomi viaggi inutili, incertezze d'ogni maniera, e sopratutto le presentazioni umilianti alle agenzie teatrali, mi procurò una scrittura assai conveniente per una esordiente. «Tutto codesto, lo vedete, Massimo, è prova d'un nobile cuore; ed io me gli sento legata per la vita.

Carlinetto gli tolse la roba dalle mani e lo spinse verso il fuoco in mezzo agli altri due, che non cessavano di tormentarlo. Ma in quel momento entrò l'Erminia e i tre vecchi giovinastri si schierarono in fila come i soldati. Carlinetto cominciò le presentazioni.

E Giacomino, con signorile eleganza, appoggiandosi ad una stecca di biliardo, fece tutte le presentazioni speditamente e coi dovuti inchini, mentre il buon Daniele sorrideva come uno stupido e s'imbrogliava nello stringere tutte quelle mani. Complimenti!... Servitor suo! e guardava Giacomino per farsi coraggio.

E fu proprio lui, Marco Baldi, che condusse la prima volta il Santasillia dalla contessa di Castelguelfo. Andrea e la Baby erano parenti, dunque fra loro non c'era bisogno di presentazioni; ma pure il Santasillia aveva tardato assai a conoscere la Contessa personalmente, e fu proprio per caso che s'incontrarono. Andrea viveva ritiratissimo; non facea visite, non riceveva amici.

Il barone Samuele col suo contegno umile, d'uomo che digerisce male, faceva da cicerone a un grosso signore, un tedesco all'aspetto, che approvava tutto quel che sentiva dire. Le presentazioni furono fatte sul piazzale dell'albergo.

Scambiati i saluti, la Teresa accennò a di Reana che s'era levato in piedi. Non occorrono presentazioni ella disse. Vi siete incontrati altra volta. I due uomini, guardandosi in cagnesco, fecero un segno affermativo col capo, e si diedero la mano di malavoglia. Che buon vento? ripigliò la padrona di casa rivolgendosi allo zio. Ti credevo in campagna. Son qui da ieri, ma per poco.

Si guardò bene dunque di accennare neppur per ombra alla Tricon, ai venticinque luigi necessari, ad altre simili bagatelle; e invece impacchiuccò ad Enrico una risposta inventata come tutto il resto, e continuò a parlargli di presentazioni fatte sul palcoscenico, anzi nel di lei camerino, da un amico parigino, che aveva entratura nelle coulisses, poi di gite in campagna fatte insieme, e di serate al Mabille, e di cene, e di orgie in cui non c'era la benchè minima ombra di vero, ma che a lui pareva lo posassero in faccia ad Enrico su un piedestallo eccelso.

Ah, ecco l'inglesina! dirai tu, giungendo a questo punto del mio letterone. No, niente inglesina; il nome straniero è qui per trarti in inganno. Si chiamava Wilson il babbo di lei, ora morto, ma nato in Italia, dove i suoi erano venuti a stabilirsi per ragione di commercio; è italiana la mamma, fiorentina per la pelle. Aggiungi che la signorina non è bionda, anzi ha neri, ma proprio neri d'inchiostro, i capelli; che non è vaporosa di forme, altrimenti preraffaellesca, come pare si costumi laggiù. Di carnagione, per altro, doveva esser bianca; ma oramai, dal gran vivere che fa sempre all'aperto, è cotta bruciata dal sole. Mani e braccia sono egualmente abbronzite, non calzando mai guanti. L'ombrellino lo porta solamente, io credo, per darsi alle mosche. È, a dirti tutto in due parole, una mezza viragine. E lei e sua madre ho conosciute due settimane fa, con la Berti e con altre signore, tutte donne di sboccio; per istrada, si capisce, in un momento che non potevo più cansare l'incontro, ed ho barattate quattro parole di complimento, come s'usa in tutte le presentazioni. Non gridar dunque all'armi; niente inglesina, e la strada polverosa ha portato via tutti gl'ideali. A quest'et

Quando entrò la signora Giovanna seguita dall'Agata, egli si alzò per le presentazioni, e mi disse: Mia moglie... mia figlia... poi rivolto a loro, il signor Daniele Carletti, nipote di monsignor Canonico, e futuro maestro del nostro villaggio. Io feci le mie riverenze, e le signore i soliti complimenti; e sedemmo tutti in circolo a parlare di mille cose.