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Aggiornato: 21 giugno 2025


A guancie gonfie, il vento soffia per infiammare d'amore i vetri infocati di quella citt

LAMPRIDIO. Mastica, mira se è sciocco: non ha voluto venir all'esperienza dell'armi con me. MASTICA. Anzi è savio, ché ha voluto prima credere che provare. LAMPRIDIO. Andiam per i fatti nostri. MASTICA. Andiamo. Ecco mi vedrò le vene gonfie, i nervi distesi, allisciarsi la pelle della mia pancia che pareva la faccia della bisavola mia. TRASILOGO. Son partiti, Squadra. SQUADRA. , sono.

Pareva che tutte le sue membra rilassate si fossero rapprese in quella positura; soltanto la fronte si era abbassata, e dalle palpebre gonfie le lacrime sgorgavano, solcavano le guancie emaciate, stillavano a terra.

Pietro Laner anche così solo, così lontano, chiuso fra le sue montagne, aveva sempre nelle orecchie gli urli della folla di Casalbara, aveva sempre dinanzi agli occhi la faccia livida, contraffatta del duca, le pupille fisse, terribili, le labbra gonfie, livide, tremanti di quel vecchio che lo aveva maledetto ingiuriandolo: Vigliacco!

Egli dee conoscere i suoi polli, il tuo Claudio, ed ama certamente i tuoi occhi. Fin qui, dunque, tutto andrebbe a gonfie vele. Ma, egli c'è.... Ancora un ma? , e il più grosso. Io non ho collega ad aiutarmi. I due Bruti sono contrarii. Gi

Mi viene incontro a ondate sbatacchianti, l'anima italiana tempestosissima, irta di belle pazzie, scamiciatissima. Dei bersaglieri riposano la bocca e se l'asciugano mentre gli altri a gote gonfie sembrano dilatare le case con globi violenti di suoni scagliati al cielo. E gli occhi ridono, e tutti ridono.

In un impeto pazzo talvolta afferravo le sue piccole poppe gonfie di desiderio, come si afferra ad un tratto una vela vibrante a un brusco salto del vento, per raddoppiare il suo slancio verso l'abbraccio impossibile d'un lontanissimo cielo.

Qui, dal tepido mar, dall'alpi algenti, Scendon sul lido alla battaglia atroci Scirocco e Tramontana, e a lor veloci Schieransi intorno i bellici tormenti. Dense le negre nubi e gonfie d'ire In groppa ai venti stendonsi pel campo; Il tuono scoppia inseguitor del lampo, De' mostruosi guerrier folle è l'ardire.

Il volto solcato da rughe mordenti, i capelli bianchi, la barba bianca scomposta, la schiena curva innanzi tempo, davan l'imagine della decrepitezza; le mani stesse eran secche e gonfie di grosse vene; e i denti eran caduti tutti.

Poichè in giro l’erba cresceva, due vacche falbe vi pascolavano pacificamente battendosi con la coda i fianchi nutriti; e tra le gambe a loro penzolavano le mammelle gonfie di latte, colorite come frutti succulenti. Molti arnesi di agricoltura stavano sparsi pe ’l suolo. Le cicale, in su li alberi, cantavano.

Parola Del Giorno

s'alceste

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