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Aggiornato: 4 maggio 2025
La provvida abolizione, peraltro, non tolse l’uso dei trasporti funebri di poveri, di civili, di nobili. Il noto Segretario del Senato Teixejra nel 1793 parlava ancora di questue dell’opera Santa di S. Giuseppe ab Arimathea a beneficio dei defunti poveri⁴⁸⁰. ⁴⁸⁰ Teixejra, op. cit., cap.
E in mezzo a tante altezze fosforescenti, non è riuscito ad aprirsi una via e ad occupare un largo posto anche quel buono e poco ornato romanziere che si chiamò Paolo De-Kock, tanto vilipeso dagli insigni e tanto letto dalle moltitudini?... E da noi, in epoca recentissima, qual differenza tra Manzoni, Guerrazzi, Giovanni Prati, Giuseppe Giusti, Guadagnoli, ecc., ecc.!!!
Oramai non aveva più speranza che in Giuseppe. Piccola speranza, in verit
⁴²³ La Lumia, Giuseppe d’Alesi e la Rivoluzione di Palermo del 1647, Documenti, n. 3.
Perché, nessuno potrebbe dire. Finalmente, grazie alla dottrina e alla cortesia di alcuni amici, particolarmente mi è grato ricordare i nomi di Giuseppe Biadego, bibliotecario meritissimo della Comunale di Verona, del prof. Enrico Filippini, il cui aiuto mi fu veramente prezioso, del prof.
L'Anna Bolena, che era stata cantata a Firenze dalla Ungher, in quei giorni era interpretata al Teatro Alfieri dalla signora Brighenti e da altri bravi artisti, che l'impresario Giuseppe Feroci aveva condotto nella capitale dopo aver fatto con essi la stagione di primavera al Teatro Petrarca di Arezzo.
In quel frattempo, si ammalò la serva di don Giuseppe, e se ne andò al suo paese a rinfrancarsi, ma poi non tornò più a Crodarossa, nè don Giuseppe si prese altre donne. La signora Angelica e la signora Rosina omai facevano tutto loro alla Canonica, come prima, quando c'era il povero don Giacomo, e alla casa nuova, non ci andavano più altro che la sera, per dormire.
Giuseppe, come abbiamo detto; e dietro a tutti il Papa, sotto il baldacchino, ed il popolo. Quattro canonici alzavano i lembi della gualdrappa dell'asino.
Alzò lentamente gli occhi umidi di tenerezza sul viso di lui, poi li abbassò con un sospiro. I fiori ch'essa aveva sul petto e tra' capelli, esalavano un soavissimo odore, mentre i grilli col loro canto monotono, li addormentavano in quell'estasi che provavano completa per la prima volta. Padre don Giuseppe intanto seguitava a perdere.
Infatti essi fecero stampare, diffondere e spiegare al popolo nelle chiese una lettera che, dicono, Giuseppe Monti avea diretta al Papa dal fondo della sua prigione.
Parola Del Giorno
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