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Aggiornato: 28 giugno 2025


Quello spirito irrequieto che fu l’ab. Salvatore Cannella, tornando dalla Francia, dove l’arditezza delle opinioni avealo sbalestrato, in una opericciuola di Portraits espresse certi suoi giudizî sopra i maggiori scrittori siciliani della fine del secolo⁴¹². Quei giudizî sono un misto di buono e di cattivo; e lo Scin

I forestieri «non poterono fare a meno di confessare che la veduta di tal ridotto fu sorprendente, a segno che in tutto il mondo non può darsi l’eguale». Lo afferma il Villabianca, che non uscì mai dalla Sicilia, e non abbiam modo di controllare i giudizî ch’egli raccolse dagli stranieri residenti allora a Palermo.

La traduzione di qualcuno dei lavori più significativi del Treitschke tanto più urgeva, in quanto che pochi scrittori hanno aperto, come lui, un più vasto campo alla discussione, e pochi sono, come lui, andati incontro alla ventura dei giudizi avventati, rispondenti alle passioni, non alla valutazione serena, condotta sulla conoscenza diretta. La rettitudine della cultura esige che sia eliminata la possibilit

Ruggero Guerri! Altro personaggio ariostesco. E accanto a Fiordispina, poi! Si doveva vederci l'effetto del caso, una di quelle lontane preparazioni del destino che vengono poi improvvise e noiose, come un colpo tra capo e collo? Altro che felicissimo! Il conte Gino Malatesti fu seccatissimo della comparsa di quel cugino, che era così giovane, così biondo, e si chiamava anche Ruggero. Che cosa era venuto a fare, dai monti del Reggiano a quelli del Modenese? Che cosa voleva, quell'arcangiolo in cacciatora, e che cosa avrebbe ottenuto alle Vaie? Immaginate. lettori, che il conte Gino cominciò subito ad aprir gli occhi ben bene, e che quel giorno, e i giorni seguenti, osservò attentamente ogni cosa. Ma il cugino Ruggero non diede argomento a giudizi, come aveva dato argomento a sospetti. Stava molto con gli uomini, e passava lunghe ore alle serre, col signor Francesco e col signor Orlando; alle donne parlava poco, senza mettersi in pretesa, con vera semplicit

Ed erano lettere minuziose, delibazioni d'ogni cosa udita o veduta, scavazioni d'ogni più lieve affetto sentito, giudizi intorno alle costumanze della civil compagnia, donne ed uomini passati in rassegna; infine che vi diremo? debolezze umane considerate dall'alto, e considerate da un angelo; ma da un angelo il quale non si peritava di rasentarle col sommo delle piume e intingervisi un pochettino.

Su queste opere del ferace ingegno di Ernesto Pozzi, la Bio-Bibliografia generale italiana del prof. Paolo Zincada, pubblicata l'anno scorso, raccoglie alcuni giudizi della critica. Per esempio: la Storia e letteratura fu da Giulio Uberti, il poeta civile, giudicata con somma lode; sulla Contessa e il banchiere e sull'Estate in Sant'Andrea, Francesco Domenico Guerrazzi scrisse all'autore lettere lusinghiere, e le Biografie e paesaggi e la Corsa per l'Europa riscossero gli elogi di Luigi Settembrini. La Libert

Seguono i giudizi sull'animo suo, che si possono facilmente immaginare, ed un piccolo accenno alla sua operosit

«Mi fa molto piacere il vostro successo del resto io non ne aveva mai dubitato; voi farete una bella carriera; me ne congratulo sinceramente. «Ho veduto i giudizî dei critici sul vostro debutto. Sono tutti lusinghieri per voi, ed anche per me, credetelo, sebbene voi vi esageriate fuor di misura la poca parte ch'io ebbi nella vostra educazione musicale.

I giudizi, in mezzo al sommovimento, di più in più si accendevano e s’inasprivano e cozzavano. E come un antico odio ereditario ferveva contro il paese di Mascálico, posto di contro su l’altra riva del fiume, Giacobbe disse con la voce rauca, velenosamente:

Ti prego; interruppe Filippo, fortemente turbato; non far giudizi temerari, e sopratutto lascia in pace le signore. Ah , non la compromettiamo; notò sarcasticamente l'Ariberti; fra tutte le maschere dell'ipocrisia c'è anche la discretezza.

Parola Del Giorno

branchetti

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