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Aggiornato: 26 giugno 2025


E se l'uomo non va col lume della fede e con la mano de l'amore a diserrare con questa chiave la porta del cielo, giá mai dentro non vi entrarrá, non obstante che ella sia aperta per lo Verbo; però che Io vi creai senza voi, ma non vi salvarò senza voi.

Qui si parla di quella poesia che è arte ispirata dal bisogno e dal sentimento del bello; non giá di quella poesia naturale, cosí detta dal Vico e da altri filosofi, la quale consiste nel fingersí favole di dèi o di spiriti credendole vere, e fondando cosí l'idolatria; nel credere che i corpi fisici, alberi, nuvole, ecc. ecc., sieno animati; nel parlare per interiezioni, suoni imitativi, ecc. ecc.

tal qual di ramo in ramo si raccoglie per la pineta in su 'l lito di Chiassi, quand'Eolo scilocco fuor discioglie. Gia` m'avean trasportato i lenti passi dentro a la selva antica tanto, ch'io non potea rivedere ond'io mi 'ntrassi; ed ecco piu` andar mi tolse un rio, che 'nver' sinistra con sue picciole onde piegava l'erba che 'n sua ripa uscio.

Conciossiacché al crescere delle monete non crescono giá i mercanti il prezzo delle giornate o delle manifatture de' poveri artigiani, che nella fabbrica di loro merci lavorano.

Meno male finché furono presi ad uomo ad uomo, od a compagnie piccole, e pagati per a tempo, ad ogni occasione. Peggio giá quando vennero in ogni cittá co' podestá o capitani annui o di pochi anni. Tuttavia, ciò non disavvezzava del tutto ancora i cittadini dal tener in mano i ferri, o li disavvezzava solamente in questa o quella cittá.

E giá condotta è a tale che poco manca che dura vita non abbandoni e si ritorni ignuda al suo Fattor. FILENO. Caro padrone, affrena questi tuoi pianti. Tu vuoi pur far lieti i tuoi nimici e noi sempre tenere, miseri, in duolo.

Vi fará cosí tutta la notte: lascialo in sua malora! CAPITANO. Giá è riserrato. Tic, toc. ERASTO. Chi è ? CAPITANO. Cosa d'importanza. ERASTO. Chi sei che batti? CAPITANO. Un vostro amico, e vorrei dir una parola ad Erasto di cose importanti: che di grazia si facci su la fenestra. ERASTO. Chi sei, olá? chi domandi?

MANGONE. Di suo padre no, ma ben d'un suo balio detto Isoco, e d'una sua balia detta Galasia. ISOCO. Io son Isoco, e mia moglie, giá morta, era detta Galasia. Ma oh, piaccia a Dio ch'essendo venuto qui per un fatto che non pensava espedirlo in un anno, lo spedissi in un giorno e liberassi l'anima di mia moglie e la mia da cosí fatta angoscia!

Allor fu la paura un poco queta che nel lago del cor m'era durata la notte ch'i' passai con tanta pieta. E come quei che con lena affannata uscito fuor del pelago a la riva si volge a l'acqua perigliosa e guata, cosi` l'animo mio, ch'ancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo passo che non lascio` gia` mai persona viva.

PEDANTE. La dolcedine delle recensite parole di tutti m'hanno invaso di tanta tenerezza che giá succresce il foco che m'avevano acceso negli inflammabondi precordi.

Parola Del Giorno

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