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Aggiornato: 29 giugno 2025


Questa casata di parte ghibellina, opposta alla guelfa de’ Geremei, richiama alla mente il tragico fine di due giovani amanti, Imelda e Bonifacio; colei della prima, questi dell’altra famiglia. Erano corsi poco più che tre lustri da che quel crudo fatto avveniva , e aveva diviso in due parti tutta Bologna. Questa citt

Morí quindi glorioso il papa, e gli successe, non senza contrasti in Roma, Onorio II. E morí Arrigo V, partecipe anch'egli di quella gloria di pacificatore, e, per ciò almeno, miglior del padre. E morto esso senza figliuoli, morí con lui la prima, la vera casa Ghibellina. Federigo pretese al regno germanico; ma prevalse nell'elezione Lotario di Suplinburga; e s'aprí la guerra.

Al mezzo del seguente giorno pervenne a Verona, dove, per usar una frase diplomatica, regnava l'ordine sotto la tirannia dei signori della Scala. Capo della fazione guelfa in Italia era di quei tempi Roberto re di Napoli, della ghibellina gli Scaligeri e i Visconti. I Guelfi (e chi nol sa?) teneano col papa, i Ghibellini coll'imperatore, secondo credevano che l'un o l'altro potesse meglio giovare alla patria ed alla libert

Terminato il quadro storico e riveduti leggermente i panni a vari scrittori di storie letterarie, notandone alcuni errori, la Rivista si volge a dimostrare come in mezzo all'austeritá ghibellina ed al rigore dell'avversa fortuna, l'anima di Dante, bollente di magnanima ira, ridondasse nondimeno di affetti teneri e gentili; e come ogni tratto egli li manifestasse ne' suoi versi e nelle sue prose, esprimendoli con un fervore tutto spontaneo e con una dilicatezza di cui non trovasi facilmente l'uguale.

Nei soli Scaligeri di Verona rimaneva qualche forza, qualche speranza, il primato della parte ghibellina, a cui i tedeschi non pensavano piú. Ché, morto Rodolfo nel 1292, e succedutogli a re de' romani Adolfo di Nassau, non iscese, non poté nulla in Italia.

Tommaso avea per moglie Riccarda Visconti di Milano, ed era quindi uno de' Principi ghibellini, ai quali i Visconti erano capo, tutte le speranze della parte ghibellina appoggiandosi a quel tempo sovra Azzo fratello di Riccarda di Saluzzo, e poscia sovra Luchino Visconti, loro zio.

Quindi Arrigo venne a Genova, l'antica guelfa, che gli si diede; a Pisa, l'antica ghibellina, che gli aperse le braccia; a Roma, dove fu incoronato in Laterano da' legati del papa , mentre Vaticano era tenuto per Roberto di Napoli, capo naturale ma inoperoso dei guelfi.

Ma giá, senza badare a quel fanciullo, erano stati eletti re in Germania Filippo di Svevia, fratello d'Arrigo VI figliuolo di Federigo I e capo cosí della casa e della parte ghibellina; e contra lui, Ottone giá duca di Sassonia e Baviera, e capo di parte guelfa.

«Vi chiedo perdono, Messer Buoso, ma in cortesia vorreste rispondere ad una mia domanda?» «Dite.» «Non siete voi Ghibellino?» «Che vuol dire Guelfo, che Ghibellino? Io sono per me; del nome non mi curo più che del colore della veste; in qualunque sembiante procaccio mia ventura.» «Ma voi fin qui non combatteste per la fazione ghibellina, Messere

E cosí Federigo riacquistò con un matrimonio piú potenza in Italia a sua casa Sveva, che non ne avesser perduta egli e i suoi predecessori della medesima o della prima casa Ghibellina.

Parola Del Giorno

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