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Aggiornato: 28 luglio 2025


Una volta, non so come, non ricordo più perchè, gli chiesi, sorridendo: E lei crede che si possa aver passione per la biblioteca, noialtri? Stazza, serio, socchiuse gli occhi, con quel suo solito vezzo di quando voleva dir cose gravi. Si possa? Si deve, caro collega. Guardi, io non ho moglie, non genitori, non fratelli. E per me la biblioteca è la moglie, è la madre, qualcosa come una famiglia.

¹⁵⁹ «Gli sforzi dei genitori tendono ad arricchire il solo primogenito, motore precipuo l’interesse. Le povere ragazze, prendendo il velo, son costrette a rinunziare a tutti i loro beni a favore del padre, il quale alla loro morte li trasmette intatti al maggiore della famiglia.» M. Palmieri de Micciché, Pensées et Souvenirs, t. I, ch.

Non v'ha dubbio che ai genitori è dovuto un naturale rispetto come pure alle persone che con essi hanno vincoli di consanguineit

Se la giovinetta che manifesta l'inclinazione per l'altro sesso è nubile è un sacro dovere dei genitori di maritarla. Se non lo è bisogna che questi raddoppino l'attenzione perchè è facile che si dia al piacere solitario. I mezzi eccellenti per arrrestarlo sono le gite, le partite di piaceri, i viaggi, le passeggiate, ecc. *Mezzi per curare gli effetti dei piaceri solitari.*

Avrei adunque avuto campo al lavoro. Fui difatti assolto dalla Commissione Senatoriale. Se non che il Governatore Venanson, odiato e odiatore in Genova, irritato dallo sfregio e pauroso della taccia di calunniatore che la popolazione, vedendomi libero, gli avrebbe avventato, corse a gettarsi ai piedi del re clementissimo, Carlo Felice, accertandolo che per prove fidate a lui solo io era colpevole e pericoloso, e il re clementissimo, commosso al dolore inquieto del Governatore, calpestò la sentenza dei giudici e i miei diritti ed il dolore muto de' miei genitori, e fece intimarmi che o mi scegliessi soggiorno, rinunziando a Genova, a ogni punto delle spiaggie liguri, a Torino e ad altre citt

Emma era innocente e ignorante; non per colpa sua, ma per quella dei suoi genitori. Il babbo lasciava fare queste cose alla mamma e giustamente; ma la mamma, che era tra quelle, che dell'ignoranza e dell'innocenza fanno due sinonimi, non aveva mai detto nulla alla figliuola sul gran mistero d'amore, sull'augusta e terribile funzione dei sessi.

E prima di collocarla nella cuna tepida e civettuola che l'aspettava la riofferse, avvolta in pannolini caldi, al bacio della nonna e dei genitori. O perchè non posso tenerla qui accanto? chiese Diana. Sua madre si oppose. No, assolutamente no. Perchè?... Dovrò alzarmi per vederla.

Vanitosi e decorativi gli ufficiali passeggiavano a due a due, a tre a tre, arricciandosi i baffi, e guardando in faccia alle frettolose sartine, o sogguardando le signorine snelle e timide, camminanti al fianco di prosperi e maestosi genitori. La banda militare suonava in piazza Vittorio Emanuele; e la musica giungeva, soave e distante, al loro balcone.

Io lascio pensare a qual disperazione trovaronsi i genitori della fanciulla quando un giorno si succedeva all'altro senza veruna nuova di lei che idolatravano. Ida, o non lesse l'avviso, o leggendolo si contentò di bagnarlo d'alcune lacrime di reminiscenza e di rimorso, ma non cambiò di proposito. I figli generalmente poco o nulla corrispondono all'amore degli autori della lor vita...

Queste sterilizzanti contradizioni iniziali furono ben tosto esasperate dalla sua educazione intellettuale. Amato in un modo esclusivo dai suoi, e specialmente dalla madre, che aveva come la divinazione della sua irrequieta debolezza, non fu neppure discussa l'idea di metterlo in collegio, e i riguardi dovuti alla sua salute, malferma e cagionevole fino alla adolescenza, contribuirono ad accrescere e forse ad esagerare la naturale indulgenza dei genitori. Poi sopravvenne la malattia della signora Raeli, lunga, penosa, per la quale tutta la famiglia dovè peregrinare in cerca di cieli miti e di acque salutari, che non giovarono a nulla; poi i lunghi giorni passati nello stupore e nel cordoglio, con l'imagine della morta vagante per la casa silenziosa; poi ancora il colpo di fulmine che portò via il padre; talchè, nell'et

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