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Nel 1816 il diligentissimo cav. Gaspare Palermo scriveva: «In questa stessa casa del Marchese di S. Lucia al presente si tiene la Conversazione della Nobilt

Anna e Gaspare uscirono. Nevicava tranquillamente: il vento aveva smesso e i fiocchi cadevano larghi, lenti, con una specie di silenzio solenne. La finestra della camera di Gina era aperta non ostante l'ora e la stagione, e l'infelice stava l

A centinaia vi accorrevano gli alunni; pei quali era vanto l’apprendere dalla bocca del P. Gaspare Pecoraro e di Mich. Monti le lezioni d’infima latinit

I danari dati da costui erano ancora non tocchi, i tre birboni un bel giorno presero tre posti in un carretto, e partirono per Palermo. Alla taverna d'Arculeo trovarono Maraviglia. Questi sono gli amici di cui vi parlai, gli disse Sciaverio: mastro Pasquale Carrarella, e mastro Santo Zumboli. I tre giovani si strinsero la mano; Gaspare offrì del vino, e mezz'ora dopo uscirono.

Firmarono quei due atti, per gli Italiani, L. A. Melegari, Giacomo Ciani, Gaspare Rosalez, Ruffini e Ghiglione con me: altri pei Polacchi e pei Tedeschi. Poi, parecchi tra noi s'allontanarono per varie direzioni. Rosales partì pei Grigioni, Ciani per Lugano, Melegari per Losanna, Campanella per Francia , attivi tutti nel diffondere l'Associazione.

Una domenica, dopo la messa solenne, i parrocchiani usciti di chiesa s'intrattennero sul piazzale in conversari amichevoli. Gaspare il farmacista si avvicinò alla signora Pasquetta, e mentre il dottore scambiava una presa di tabacco con un cliente, io udii la signora che diceva sotto voce all'amico: Questa sera fanno il tarocco in casa Bruni.... io sarò sola.... A rivederci.... l'altro rispose.

Dalla stanza di Gina venivano più miserevoli, più strazianti i lamenti. Che volete? chi siete? chiese bruscamente quell'uomo, vedendo la faccia sconosciuta di Anna. Gaspare entrò innanzi ed espose l'ambasciata. Orsacchio appena lo lasciò finire. Che storia è questa? esclamò egli ruvidamente. Lo sapete ch'io non voglio gente estranea per casa. La Teresa non vuol venire?

Dall'altra parte del lago si gridava invece: Viva la sposa! viva gli sposi! viva il signor Gaspare! C'erano trenta o quaranta persone, tra invitati, parenti, barcaiuoli e persone di servizio.

Gaspare!.. salvatelo... salvate la sua vita!.. è vostro dovere!.. voi sapete ch'egli è innocente... è una vittima della sua debolezza.., è un uomo tranquillo... pacifico... che non ha mai preso un'arma in mano... Gaspare... la vita di mio marito è nelle vostre mani.

Gaspare fermò la grigia e saltò giù ad aiutare la padrona a spalancare le pesanti imposte del portone. Buona sera, Teresa: disse l'ortolano dal suo posto. Buona sera, Matteo: rispose la donna. Hai fatto buon viaggio? La ti va bene? , grazie.... Eccoci qui sani per grazia di Dio.