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Aggiornato: 11 ottobre 2025
Con gli occhi fissi ai mille lumi lontani che lucevano fantasticamente attraverso le fronde del platano, ricordò che il domani avrebbe dovuto andare a far visita a la signora Rabbi. «Pap
Pendon pannocchie dal soffitto, e fronde di vischio all’uscio, e il pane è nella madia. Qui forse, o Pace, il tuo poter s’irradia dalle radici semplici e profonde!... Uomini dell’aratro e del rastrello, vergini che sapete il cigolìo del secchio al pozzo e il gelido sciacquìo dei panni al fonte e il peso del mannello,
La notte diventò più buia, chè metteva un'aria, piena di nuvole a strappi, chiamata dai campagnuoli le pecorelle; e a mano a mano che salivano il fresco si faceva mordente; il vento zufolava per le fronde degli alberi: si cacciarono su per l'erta di Rio Freddo alternando discorsi, e avvertimenti di badare al cammino, che davvero meritava attenzione.
Quando 'l maestro fu sovr'esso fermo, disse <<Chi fosti, che per tante punte soffi con sangue doloroso sermo?>>. Ed elli a noi: <<O anime che giunte siete a veder lo strazio disonesto c'ha le mie fronde si` da me disgiunte, raccoglietele al pie` del tristo cesto. I' fui de la citta` che nel Batista muto` il primo padrone; ond'ei per questo
Gli vaghi augelli per le verdi fronde Fan dolce l'aria, pei soavi accenti E sì ben l'un con l'altro se risponde Che per che l'harmonia del ciel si senti Ecco le voci rispondeno infonde Ne le orecchi d'intorno a gli audienti Ogni selva, ogni bosco, e ogni campagna Per amor, notte e dì, si scalda, e bagna
La campestre fatica umile e rude Lo sai?... non m’impaura. E voglio qui le stanche, le pallenti Gracili dame da la man di cera. Fronde di salcio abbandonate ai venti Steli fioriti a sera. Gli ammalati di sogno e di nevrosi, I parassiti inutili e belanti, Gialli d’ozio, di spleen e di clorosi, Fantasmi in tuba e guanti.
E quel baron che si` di ramo in ramo, essaminando, gia` tratto m'avea, che a l'ultime fronde appressavamo, ricomincio`: <<La Grazia, che donnea con la tua mente, la bocca t'aperse infino a qui come aprir si dovea, si` ch'io approvo cio` che fuori emerse; ma or conviene espremer quel che credi, e onde a la credenza tua s'offerse>>.
Attraverso le fronde verdeggianti Sereno è il cielo sull'immenso mare, E s'ode l'eco dei remoti canti De' pescator che van per l'onde amare. Ella è vestita di velluto rosso Con ricche trine e gemme rifulgenti; Il suo corpo divin talora è scosso, Rabbrividisce... eppur son dolci i venti,
Le querce annose scuotendo le fronde al vento mormorano antichi misteri, e l'erba cresciuta sopra le fosse funerali spira voce fatidica.
Tutti parlavano pianino per un riguardo alla miss che cantava: quella gente, sempre così vicina alle stelle, si moveva senza far rumore, come avesse le ali; il bisbigliare sommesso pareva un soffio, uno stormir di fronde: i sorrisi erano brevi e muti, frenati dal sussiego.
Parola Del Giorno
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