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Aggiornato: 16 giugno 2025


Dello stesso Donna, a cui 'l santo coro ognor s'aggira de l'alme Muse e la cui chiara fronte verdeggia de l'onor del sacro Monte, ove chi s'erge eterna vita spira: qual anima gentil v'ascolta e mira brama far vostre grazie al mondo conte; poi non trovando rime al cantar pronte com'è la voglia, duolsi e ne sospira.

Trionfi il diritto e una eterna vergogna s'aggravi sull'alleato dell'Austria. Viva la repubblica! 3 giugno 1849. Voi avete oggi sostenuto l'onore di Roma, l'onore d'Italia. Per oltre a quattordici ore avete combattuto come vecchî soldati.

«Do re mi fa sol la....» La gamma eterna da lontana invisibile tastiera saliva e discendea con ansia alterna.

E fan male alla salute, Del corpo, forse. Viceversa, fanno bene alla salute dell'anima, che è la sola interessante. La salute dell'anima? La vita eterna, cioè? No, cara concludeva lui, con quel sorriso d'indulgente amore che gli spuntava. sulle labbra, quando ella diceva una sciocchezza.

Inconscia di tutto, melanconica o gaia, cupida di fantasìe ultraterrene, Guidinga conosceva non l'amore, ma l'irrequietudine, e questa la sospingeva, la sospingeva nei voli del desiderio... Dove aleggiava, sorradendo giardini dalla eterna primavera, la sua mente desiosa? Chi è il mio sposo? domandava la gentile al padre, varcando il mio ponte.

Signore, le disse decisa, la mia triste, la mia tristissima posizione non mi consente di rifiutare visite di persone incognite; ma non ho mai conversato con persone il cui volto sia pertinacemente coperto da quella eterna visiera che cuopre il vostro. Orsù levatevela e ch'io vegga i vostri lineamenti.

Staccando alfin la mia bocca dalla tua bocca satolla, vedo oh terrore! la Notte vorace salire verso le nostre labbra... la Notte, divoratrice eterna di speranze e d'oro solare!... Un giorno!... Ecco ancora tutto un gran giorno annientato!... Salvami, bel Destino!... mio Destino che amo!... Il Torrente millenario.

E se neppure il senno doveva restare in fondo al vaso, perchè non pensasti alla vicenda eterna dei casi umani? Te ne somministrava in copia la tua casa; te ne faceva difetto la tua stessa vita. Quanto al paese che la fortuna ti pose in mano, verga o scudo della umanit

Marinai! Pescatori! Abitatori delle rive! I miei denti battono dal terrore... Soccorretemi!... Mani di ghiaccio mi frugano senza posa nel cranio, su questa spiaggia maledetta, soffocata dalla fiamma eterna e dall'attesa! Le sabbie intorno a me si gonfiano come un immenso petto, villoso di scintille... Guardate, guardate laggiù, nell'ampio grembo dei golfi!

"Il riso lascivo si era mutato in una voce distinta come una cantilena, e quella voce usciva dalle labbra di quella fata. "Diceva: "Io sono impudica come Pasife, io sono casta come la Sibilla, io sono forte come Ippolita, io sono sapiente come Minerva: io sono eterna!" Due pagine intere di questo tenore! E, prima, aveva fatto lo stesso: "Ma le onde battevano su la scogliera.

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