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Aggiornato: 15 maggio 2025
Ma così, buoni e tristi, siam tutti, misera progenie di Caino; egoisti, feroci, senz'altro divario che quello del più o del meno, pronti ad ascoltar la ragione, ad invocare il giusto e l'onesto, dove non entri l'appagamento dei nostri desiderii. Come tutti se ne andavano in fumo i disegni di Bonaventura! Come gli crollava miseramente dintorno il suo edifizio, con tanta cura inalzato!
Le parole di Berto l'avevano toccata profondamente: anche gli altri, dunque, notavano che Flopi sembrava trascurarla per vivere la sua maledetta vita mondana? E quelle donne, quegli uomini che glielo toglievano per godere essi la sua compagnia, quanto erano odiosi ed egoisti!
Se si fosse trattato dell'asino o del porco oh li avresti veduti ammazzarsi in dieciotto! ma la pelle dei signori è una cosa che non conta. Egoisti, poltroni, vendicativi! Queste parole risuonarono e rimbalzarono come fucilate nel suo cervello fatto irragionevole dal dolore. Sarete pagati. O pago subito, muovetevi... e trasse fuori il suo bel portamonete di cuoio di Russia.
Strada facendo la Rosa mi raccontò che Beppo stava meglio e lo aveva saputo dalla moglie di lui che era venuta durante il pranzo a prendersi un cesto apparecchiato dall'Agata, nel quale c'era del brodo, del pane, del manzo, del vino e dei dolciumi pei bimbi. Così anche il povero convalescente e la sua famiglia avranno celebrato lietamente il Natale: e i miei ospiti avevano resa completa la loro letizia con un atto benefico, non essendo che gli egoisti che possano godere del loro bene senza farne parte a chi manca di tutto. A compiere la felicit
Gli abitanti della villa sono ignoranti, caparbi, egoisti, maligni, invidiosi, ingrati, burbanzosi, vigliacchi, e l'abitante della citt
Pianamente, mitemente, con passo leggiero, la dolce virginea figura uscì dal suo ricordo, e si dileguò. Poichè fanciulli e poeti sono immemori ed egoisti. E un fanciullo che è poeta, è doppiamente egoista e doppiamente immemore. Quando Nancy ebbe quindici anni, una casa editrice milanese accettò il suo primo libro: un ciclo di liriche.
La gioventú è sí breve, l'allegria sí fugace, che hanno ragione le poverette se onestamente desiderano di non perdere il tempo in isbadigli. E chi penserá a loro, se non ci pensano le madri? Gli uomini non sono d'ordinario sí delicati di compassione da pensare a' divertimenti altrui. Sono egoisti, e non badano che a contentare se stessi.
Stette a pensare mestamente; poi soggiunse parlando fra sè ad alta voce: "E me la fecero tanto seriamente, che si uccisero quand'io negai! È orribile! Bisogna che io vendichi l'ombra di quel povero Giorgio, che mi amava in quel modo! È impossibile che io non faccia il solito effetto su... codesti Milanesi... per quanto m'abbiano detto che sono seri egoisti e scorbellati. Noi vedremo."
Quando ho pensato tutto questo, è entrato nel mio cuore il rimorso e lo sdegno. Ho chiesto a me stessa se gli amici di quella sera non erano dei miserabili egoisti, dei feroci misantropi che facevano parlare il loro meschino gusto personale di fronte all'immensit
Quell'asino del Bizzarelli!... Persino quell'eterno spiantato rompiscatole del Brunetti!... Tutta gente creata da me! messa al mondo da me! sfamata da me! Tutta gente che io stesso ho voluto nel Comitato! E adesso mi si rivoltan contro! Egoisti!... Pezzenti!... Traditori! Nora fissava lo zio Matteo, attonita. Ma io?... Cosa c'entro io?...
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