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Chi nella fievol, timida animetta Opra mutazione inaspettata, Quand'è fra il coro delle madri eletta? Di progenie d'Adamo al ciel chiamata, Grave è il sen della dianzi paventosa, E il pondo regge da dolor cruciata. Ed il porta con forza generosa! E dopo un figlio compro a tanto prezzo D'orrende angosce, altri portar pur osa!

si può dire che nascesse tra feltro e feltro, cioè di vile nazione: egli fu figliuolo del Re del cielo e della terra, e della Vergine, che era di reale progenie. E se dire volessono: ella era povera; la povertá non è vizio, e perciò non ha a imporre viltá nel suggetto; percioché noi leggiamo di molti essere stati delle sustanze temporali poverissimi, e ricchissimi di virtú e di santitá.

Costei Massa lasciò, lasciò Carrara, E venne pronta ne la Rodia terra Presso il figlio Eritreo, di cui ben chiara Fama trascorse o fosse in pace, o 'n guerra. Visse ei così, ch'a farsi eterno impara, S'altri l'imita; al fin sen gìo sotterra, Lasciando a' Malaspini alme ghirlande, Progenie sua, che a Val di Macra è grande.

Noi siamo troppo galanti per dimenticare i riguardi dovuti ad una bella e giovane signora, dalle fibre delicate. Io vi offro il mio braccio, o nobile e maestosa progenie delle Cornelie e delle Lucrezie! Compiacetemi di seguirmi nell'altra sala in compagnia del vostro signor marito!

Ed elli a lui: <<Tu prima m'inviasti verso Parnaso a ber ne le sue grotte, e prima appresso Dio m'alluminasti. Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e se' non giova, ma dopo se' fa le persone dotte, quando dicesti: 'Secol si rinova; torna giustizia e primo tempo umano, e progenie scende da ciel nova'.

Tal è la nobil donna ingigantita Dalla materna celestial possanza, Che a tutte generose opre la invita. Ma un sacrifizio v'è che ogni altro avanza, Ed è in lei quell'assidua ed operosa Sulla cara progenie vigilanza. Alma di buona madre più non posa Finchè non ha ne' figli suoi destata Di virtù la favilla glorïosa.

Ma il censore non capì intanto che era l'Austria la rea progenie, Cui fu prodezza il numero, Cui fu ragion l'offesa, E dritto il sangue, e gloria Il non aver piet

72 Fu Ruggier primo e Gianbaron di questi, Buovo, Rambaldo, al fin Ruggier secondo, che fe', come d'Atlante udir potesti, di nostra madre l'utero fecondo. De la progenie nostra i chiari gesti per l'istorie vedrai celebri al mondo. Seguì poi, come venne il re Agolante con Almonte e col padre d'Agramante;

Ed elli a lui: <<Tu prima m'inviasti verso Parnaso a ber ne le sue grotte, e prima appresso Dio m'alluminasti. Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e se' non giova, ma dopo se' fa le persone dotte, quando dicesti: 'Secol si rinova; torna giustizia e primo tempo umano, e progenie scende da ciel nova'.

56 Deh, come, o prudentissima mia scorta (dicea a la maga l'inclita donzella), molti anni prima tu m'hai fatta accorta di tanta mia viril progenie bella; così d'alcuna donna mi conforta, che di mia stirpe sia, s'alcuna in quella metter si può tra belle e virtuose. E la cortese maga le rispose: 57 Da te uscir veggio le pudiche donne, madri d'imperatori e di gran regi, reparatrici e solide colonne di case illustri e di domìni egregi; che men degne non son ne le lor gonne, ch'in arme i cavallier, di sommi pregi, di piet