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Aggiornato: 1 giugno 2025
Non ero annunziata, non aspettata, non desiderata se non da questo povero figliuolo che tuttavia si ricorda d’aver dormito su le mie ginocchia. Bandino. Di questo e d’ogni altra cosa buona, e di niente altro, in quest’ora e sempre. Egli è in piedi, un poco indietro, appoggiato allo spigolo d’una tavola, trascolorato sotto le continue onde di commozione che lo scrollano.
Che hai? le domandò più d'una volta Diana, prima che arrivassero a Napoli. Sono un po' stanca.... Ho dimenticato fare qualche cosa e temo ne possa nascere un inconveniente.... Stanotte non ho abbastanza dormito.... ecco le risposte date dalla principessa. In verit
Tornato a casa la sera, egli soleva leggere o scrivere per sè, fino a notte ben tarda; poi, dormito un sonno di poche ore, levavasi col mattino, per correre allo studio del pittore Costanzo; il quale l'amava ogni giorno di più, dandogli anche tutto quell'affetto che gi
Non era quella la camera che il curato offriva agli scalpellini ed ai mulattieri; non tardai a persuadermi che per me si era scelto il locale delle grandi occasioni, in cui chi sa da quanto tempo nessuno aveva dormito. Ne può essere prova l'anedotto innocentissimo che mi piace contarvi, benchè affatto estraneo al soggetto.
Vi ha fatto passar la notte fuori, soggiunse la fanciulla, per compire la frase. Oh no, la notte fuori. Ho dormito sul pianerottolo. Bravo! E perchè non avete suonato? Non ho ardito.... anzi, a dirla schietta, non ho potuto. Ho cercato un pezzo la corda del campanello, e non ne sono venuto a capo. Ero un po'.... mi capisce? Sì, vi capisco. Andatevene a letto, povero Michele.
Verso le tre il sonno m'aveva colto, all'improvviso, sul divano dove stavo seduto, nella stanza contigua. Cristina mi svegliò; mi disse che Giuliana voleva vedermi. Nella confusione del risveglio, balzai in piedi ancora abbacinato dal sonno. Ho dormito? Che accade mai? Giuliana.... Non si spaventi. Non è accaduto nulla. I dolori si sono calmati. Venga a vedere. Entrai. Vidi subito Giuliana.
Avrebbe scritto un libro. Il Libro! Una grande opera seria, con alti intenti; non un volumetto di brevi poesie scapigliate, effimere, che si leggono oggi e si dimenticano domani. E si era prefissa di non pensare ad altro che al Libro; di non vivere che per il Libro. Avrebbe sognato il Libro; passeggiato per il Libro; respirato, mangiato, dormito per il Libro.
Ha dormito tranquillamente, come un bambino, tutta notte. Ma la prego, tanto tanto, ancora non deve parlare; non deve stancarsi. La voce, gli sguardi della fanciulla avevano una seduzione dolce, soave, ma senza timidezza, senza turbamenti. Era proprio la tenerezza sicura, onesta di una sorella. Grazie.... mormorò Pietro con voce rotta: e fece per darle la mano.
Dunque sbizzarrítevi ancora un poco, giovine Lord Pepe! Ha ragione vostro padre, banchiere a Londra: per far bene tutto ciò che da voi si richiede, bisogna prima aver dormito nelle braccia folli di questa bionda Litzine!... Ed ora noi camminavamo per le vie di Lourdes, frammezzo a quella densa folla che sempre vi conduce il tempo dei pellegrinaggi.
Lascio figurare qual notte angosciosa avevano passata Lucia e Teresa: solo i fanciulletti, che in sulla sera avevano ottenuto un poco di cibo, avevano poi dormito placidamente per tutta la notte. Le povere afflitte vedevano volontieri don Omobono, del quale conoscevano la semplicit
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