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Aggiornato: 28 giugno 2025
In bende avvolta fu dai pie' alla testa, E sotto la piramide, in l'eletto Sepolcro preparato come a festa, Dormì mill'anni con lo stesso aspetto. Ora è fra noi. Per mistica e segreta Legge rinata sotto nuovo clima, Come una evocazione di poeta, Bellezza tal che realt
Accomodò i guanciali a Roberta, e le tolse il libro. Sapeva d'avere sulla giovanetta un impero senza confini; la sua mano passata nei capelli di lei, per materna carezza, poteva addormentarla; la sua presenza era più volte bastata a rassicurarla da qualunque timore. Come sei calda! ripetè la fanciulla, avvertendo la carezza tra i capelli biondi. Dormi, dormi! Emilia mormorò impaziente.
Che giova dirti, o lettore, quali strani sogni, quali orribili casi gli si dipingessero nella fantasia? Tutti si fanno beati di narrar fantasmi e ubbie, io invece passerò oltre e lascierò che Pardo gusti quel poco riposo. Tre ore dormì, e forse più a lungo avrebbe dormito se lo scalpito sonoro di un cavallo non lo svegliava.
È tardi? domandò con voce fioca Ho sempre dormito? Sempre. Come ti senti? Bene. Vorrei dormire ancora, ho le palpebre pesanti. E tu dormi. Non posso... ho un affanno... Un affanno! Parve lottare un istante; poi con un debole sforzo si trasse più presso a me, e balbettò al mio orecchio: "mi perdoni?" Che cosa? domandai, ma il mio cuore l'aveva indovinato.
O tu che dormi ne la notte fonda De l’increato e nel mister del sogno, Per questo ben che sovra gli altri agogno, Per questa mia di te sete profonda, Svèlati!
Stanotte sei vedova, le disse scherzando. Non avrai mica paura a dormir sola? No, certo: di che cosa dovrei aver paura? Di ladri no, chè in questo paese non ve ne sono. E poi, soggiunse col medesimo tono di scherzo, ci sono io qua: e ci avresti un forte campione a difenderti. Dormi dunque tranquilla, anche in assenza del marito. Hai bisogno ancora di qualche cosa? Sì: dammi la mia solita pozione.
Adesso non mi rimane a fare più nulla, e posso andarmene a letto e dormire tranquillo." E ridottosi a casa si coricò difatti, e dormì tranquillo.
Dormi, figlio... oh, oh!... Taci! le gridò una vecchia Finiscila!... Tutta la santa giornata il lamento di questa scema! Insomma? fece un'altra, rivolta alla superiora Tu non parli, eh, mamma grande? Ve lo dico io perchè non parla esclamò un'altra Questa santa donna... Scoppiò a ridere. E mosse incontro alla suora, minacciosa. Era una delle più singolari di quelle sciagurate.
Quella notte essa non dormì che qualche ora e il sonno fu per lei più agitato e più tormentoso che la veglia. Sentiva che al mattino avrebbe dovuto correr dalla mamma, confessarle l'amor suo per Enrico e pregarla a voler rispondere collo stesso monosillabo di rifiuto al Marchese e all'Ingegnere. Ma non ne aveva il coraggio.
Quando la vide assopita, la baciò in fronte e si ritirò sulla punta dei piedi. Ella dormì più di un'ora, d'un sonno nero, pesante. Quando si svegliò non seppe raccapezzare alcuna idea e le pareva d'aver perduto la memoria; solo si ricordava d'aver molto sofferto. D'improvviso si toccò la fronte con la mano come si fosse a un tratto risovvenuta di qualcosa.
Parola Del Giorno
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