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Ecco il bel mare; ecco le cittadine, che sorgono quali gemme alla sua sponda; ecco il bel Vesuvio, il più bello tra i monti, il più delizioso; ecco Partenope, che esce luminosa dall'onda, e che egli vuole deliziare del suo canto. La folla gli si fa incontro festosa; inneggia ad Apollo; i sacerdoti conducono pingui tori dalle corna dorate, per immolarle al sacro nume.

Ce n'è una che mi piace tanto; si mette il cappellino davanti allo specchio, come si potrebbe far noi, si guarda con compiacenza, poi quando un'altra scimmia vestita da cameriera, le dice che la carrozza è pronta, sale in carrozza, una carrozzella colle ruote dorate, e tirata da due cani bardati con molta eleganza, si sdraia, sui cuscini con grande sussiego, tenendo colla mano l'occhialino, e di tanto in tanto facendosi vento con un gran ventaglio.

D. Ippolito de Franchis impiegò mezza giornata per leggere sulle pubbliche piazze l’ordine viceregio³²²; ma fu fiato buttato anche il suo, perchè la passione non riconosce impero di legge, ed i giuochi proibiti continuarono nelle sale dorate e nei rendez-vous d’ogni sorta.

E gli arabeschi, e le dorate, ingenue Pitture son raschiate, e nulla resta Della prima parvenza e del bell'impeto Delle sere di festa. Triste rovina avvolta nella polvere, Pur bella ancora per le svelte forme! Simile all'uom che all'avvenire torbido Stanco rinunzia e dorme. Tra le nubi del ciel, beffardo irrompere Scorgeasi un raggio sulla terra serena. Guardai.

LAMPRIDIO. O cielo, come consenti che gli occhi, sole d'ogni tuo sole, or sparghino tante lacrime? o Amore, come tu soffri che si straccino quelle trecce dorate con che tu suoli legare ogni persona? o cuor mio, anzi non cuore ma pietra, come non scoppi di doglia in sentir questo? MASTICA. Tu piangi? e che faresti vedendo rotta una pignatta in mezzo il foco vicino l'ora di mangiare?

Appena dunque che la folla, avvolta in un denso spolverío che s'alzava da tutte le parti, si trovò in quelle sale dorate, e al lume di certi razzi, di certi lampioni e lanterne che taluni facendo notte oscura aveva portate con , s'erano accorti delle lampade di cristallo che pendevano in lunga e densa fila dalle vôlte delle sale, subito s'alzò una voce strillante fra quella numerosa folla: Non si può negare che qui si stia assai meglio che alla taverna della Colonnetta, e se stanotte si aveva a strimpellare col

La prima messa fu di marzapani e pignocate dorate, colle armi della biscia; indi vennero pollastrelli con savore; due porcellini e due vitelli interi, dorati anch'essi; poi un'abbondanza di spicchi di castrato, di capretti interi, di lepri e piccioni e fagiani e pernici e storioni, e quattro pavoni coperti di tutte le penne e due orsi; tacio le cento maniere di gelatine, di salse, di paste, di canditi, di frutte, uno sfarzo di piattelli e tazze d'argento, d'acque odorose date replicatamente alle mani, come lo rendeva necessario il non usarsi le forcine; vini poi squisiti e senza misura.

Pei corridoi dell'albergo, nelle scale, nessun segno di vita. Nel salone da ballo, le candele consunte, il suolo sparso di carte dorate, di banderuole, di tutti i minuti residui del cotillon. Massimiliana rabbrividì, passandovi dinnanzi dagli usci spalancati.

Non la scoprivo intera nel tremolar lucente del lago tra i tronchi, nelle pensose montagne assise a levante del bosco, nelle alte scene lontane, dorate di sole, che mi apparivano tratto tratto a settentrione.

80 Credendo quivi ritrovarlo, mosse con maggior fretta le dorate penne; e di veder ch'ancor Pace vi fosse, Quiete e Carit