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Aggiornato: 21 giugno 2025


«Se il Cavaliere ama restarsi celato, sarebbe scortesia volerlo conoscere; non pertanto abbia le nostre grazie, e voi, Messer Ghino, preghiamo di fargliele note; ditegli ancora, che se guiderdone di onori, o di facolt

Era in anticamera il marchese di Lucena; la marchesa lo chiamò, e in presenza della regina gli disse: Lucena, siate oggi, con licenza[tn285] di Sua Altezza, il mio aiutante. Uscite e cercate del re don Filippo; ditegli che la regina è andata fino al palazzo di giustizia, per visitare le carceri, e lo attende col

Che ne vòi fare? LUZIO. Ditegli se vol venir alla scola. CECA. , . Aspetta. LUZIO. Cosí farò. Oh! cagna! come l'è fresco, stamattina! Alla , ch'io mi sono levato troppo a buon'ora. E me sono scordato de fare collazione, ch'è peggio: benché madonna me ha dato un quatrino ché me ne cómpari una ciambella. MINIO. Oh! bon , Luzio. LUZIO. Buon e buon anno. Vòi venire? MINIO. , voglio.

Quando suonò la campana del mezzodì, la moglie del Malumbra fu presta a destarlo; ed egi, rivestitosi così di fretta e, uscito di casa, si recò al palazzo Candiano. Il senatore e l'ammiraglio stavano confabulando tra loro, quando il Malumbra fu annunciato. «Ditegli che aspetti un momentodiceva Candiano al fante: «adesso, come vedete, sto coll'illustrissimo senatore

Ancora una volta, ve ne supplico a mani giunte, risparmiatemi la prova terribile di un colloquio con mio marito... Ve ne supplico in nome stesso di quelle speranze che voi coltivate nel segreto dell'anima vostra.... Ditegli che non lo odio, che riconosco i suoi meriti, che gli auguro gloria e fortuna... ma che oggi non posso... non posso...

TEODOSIO. Io non so che tu dica: io sono il vero Teodosio e questi è il vero Eugenio mio figliuolo. LAMPRIDIO. Voi fingete cosí, ma non sète quelli che dite. Andate a ritrovare il capitano e ditegli da mia parte che è stato tardi, ché il vero Eugenio è prima gionto del suo falso. EUGENIO. Chi è questo Eugenio? LAMPRIDIO. Io son desso. EUGENIO. Di chi sète figlio?

CECA. Madonna, quanto piú presto ve lla levate de casa è meglio per voi. IULIA. Non piú: basta. Qualche cosa será. LIVIA. Madonna, Minio non vol star cheto. IULIA. Digli che, se io vengo di sopra, ch'io gli romperò el capo. LIVIA. A punto piglia lo bastone per darme, vedete? IULIA. Andiamo dentro. CECA. Fuggi, Minio, ch'ecco madonna. Livia, ditegli che fugga, ché madonna nol trovi.

Fu per ciò che egli vedendo i suoi domestici, conobbe bensì che erano i suoi domestici; ma cedendo ad un impulso più forte, non potè a meno di avvicinarsi ad uno di essi, di abbracciarlo con trasporto e di dirgli: oh! caro Francesco, godo di rivedervi; come state? come sta il nostro barone? e sapeva benissimo di essere egli il barone ditegli che mi rivedr

Bella cosa, il finire, non sentir più nulla delle usate molestie, e ricongiungersi a ciò che s'è avuto di più caro nel mondo! La mattina seguente, Parri della Quercia faceva ritorno ad Arezzo. Che dirò a vostro padre? chiese egli all'amico. A mio padre?... balbettò Spinello. Ditegli.... E trasse, così dicendo, un sospiro. Poi, facendo uno sforzo, riprese: Ditegli che lo contenterò.

« egli, voi mi perdete: io vado ad apprestargli quattrocento uomini d'arme, e un condottiero famoso.» «E dove li condurrete voi?» «Ditegli a San Germano; col

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