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Chy. A me par strano forte tai parole Che dirmi non si sole. & non bisogna Devresti da vergogna. fugir via Chi credi tu ch'io sia. va far tuoi fatti. Et non usar tai atti. un'altra volta. No. Madona. non mi ascolta. o iusto Iove Qui bisogna altre prove. o miei serventi Portate qui gli argenti. perle. & l'oro.

E non volete dirmi perchè? No, non ve lo voglio dire. Non me lo merito? È inutile. Non vi posso metter rimedio? No ed ella voltò la testa in l

Con un fiammifero accende i manoscritti messi da parte e li getta nel camino. FRANCESCO, CATERINA, la signora TERESA. Caterina Ha sul volto l'impronta del terrore e del dolore più profondo. Francesco Che volete voi dirmi? Caterina Non capite?... Non capite? Francesco Una sciagura, forse?! Una sciagura al bimbo?... Caterina Francesco Caterina Francesco La morte? La morte?... Ma io devo saper tutto!

«Licenziate la cameriera, signorinale disse Bernardino con voce sepolcrale, che la fece fremere, «il mio segreto non posso rivelarlo che a voi solaEmilia esitò, ma finì a pregare Annetta di allontanarsi alcuni passi; indi gli disse: «Ora, amico mio, son sola, cosa volete dirmi

Nei quindici giorni che m'accordarono per la preparazione, lo so io quanti libri ho scartabellato! Arialdo. Ma scusa, non lo sapevi che qua il povero Tito era Adalberto di Brema? Bertoldo. Ma che Adalberto! Sapevo un corno io! Landolfo. No, vedi com'è? Morto Tito, il marchesino di Nolli... Bertoldo. È stato proprio lui, il marchesino! Che ci voleva a dirmi...? Arialdo.

Compare, gli domandai sottovoce, mi fareste il piacere di dirmi perchè quella sgualdrina chiama il vostro capo ora il Marchese, ora il Capitano delle Montagne? Compare Nino lasciò un osso di capretto che stava stritolandolo addirittura, e mi rispose: Compare, è un segreto del nostro capo.... però voi m'avete liberato da un gran pericolo, e non posso negarvi nulla: ma!... Oh, non dubitate.

Ma il cosmopolitismo non l'ho inventato io! può dirmi l'Ojetti. È un fatto storico contemporaneo. Io lo accetto; perchè voglio essere del mio tempo, perchè sono giovane, perchè il mio cervello affollato di concetti filosofici, scientifici, non può funzionare più, come nelle et

«Signorerispose il Cavaliere primo venuto «volentieri farei quello che mi richiedete, ma il bisogno mi chiama altrove; io vedo il mio compagno assalito da due Cavalieri, posso lasciarlo solo: contro il Monforte, e non contro voi, noi portammo la sfida ad oltranza.» «Cavaliere, io non saprei dirmi vinto oggi, senza un patto.» «Ditelo

Mia zia, la buona zia che mi ha fatto da mamma, soleva dirmi: guardati dagli uomini che bevono il caffè senza zucchero. Oh bella! E il perchè? Non me lo disse mai, ma credo fosse questo: che suo marito lo beveva amaro, e fu un cattivo soggetto. RAIMONDO ridendo. Ah! Pucci, per lei molto zucchero, nevvero? PUCCI avvicinandosele. Grazie!

Quando si spianano delle montagne, ed è questo ch'io sto facendo, non si guardano i piccoli mucchi di terra che le talpe innalzano in un giardino. Ma che avete voi a dirmi! Nulla, in questo momento; perocchè io non sono sicuro di nulla. Forse una notizia inebbriante domani a sera. Verrò.