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Aggiornato: 14 luglio 2025
Però ch'Io so' medico, e voi infermi; e do a tucti quello che è di necessitá e di bisogno a la vostra salute e a crescere la perfeczione ne l'anima vostra. Questa è la veritá, e la dichiarazione degli stati delle decte lagrime dichiarate da me, Veritá etterna, a te dolcissima mia figliuola.
«Scommetto che quanto prima il signor Aldo mi fa la sua brava dichiarazione!... Dir
Ma! e' bisogna impedire codesto infame mercato gridò Adriano. E come? Mi si offre bene di restituirmi la dichiarazione abbominevole che egli scrisse in casa del principe di Lavandall. Quale dichiarazione? domandò Adriano? Allora non sapete proprio nulla! sclamò Vitaliana. E gli raccontò la scena del giuoco. Quindi continuò: Ora mi si dice: carte per carte! Ma dove sono le carte del duca di Balbek?
Chi leggesse per primo lo scritto intitolato Il Papa non è Re, ma il Cardinale Antonelli, o l'altro l'Italia di mezzo, badi che alcune delle cose toccate in quelli hanno al possibile dichiarazione dagli altri nell'opuscolo contenuti. Dico al possibile, perchè certe cose non è lecito esprimere nelle stagioni che la libert
No, a nulla avrebbero approdato le sue ammonizioni; no, quand'anche Bardelli non avesse detto tutto ciò che aveva nell'animo, la condizione delle cose non sarebbe stata diversa, e l'incendio nascosto non sarebbe stato meno pericoloso. La dichiarazione Bardelli gliel'aveva fatta prima ancora di parlare, quand'egli, afferrandole con impeto la mano, l'aveva coperta di baci. Diana li sentiva quei baci, come una bruciatura acuta, sul dorso della sua mano bianca, sentiva in tutta la persona, il calore dell'atmosfera di fuoco che l'aveva investita. Ben è insidioso e maligno l'amore se, pur non diviso, turba così. E in questo turbamento, troppo comprensibile in lei che udiva per la prima volta il linguaggio della passione, Diana trovava una scusa alla propria severit
Un telegramma da Londra al Journal de Genève precisò, il giorno seguente, che la malattia datava da un mese; che l'insulto apoplettico, secondo la dichiarazione della cugina di suor Anna, sola parente di lei, si era prodotto alla lettura di una notizia funesta.
Fare una dichiarazione d'amore a una fanciulla, col ritratto di un'altra in tasca?... Il conte è incapace di questo cinismo! È giusto, acconsentì Maurizio. E se domandassimo, chiaro e tondo al conte medesimo che cosa è avvenuto? Potrebbe risponderci di chiederlo a nostra figlia, osservò Carlotta.
Al Commento, contenuto nel Codice laurenziano XC. Sup. 124 si attribuiva maggior credito, poichè vi si notava il figliuolo di Dante averlo trascritto di sua mano, e fin nel secolo decimosesto la dichiarazione di Jacopo fu con diligenza ricercata. Siamo nel settecento, al ravvivamento degli studi danteschi.
Disilludetevi, signor rappresentante del Pubblico Ministero; qui si rende giustizia, non si fanno delle esecuzioni capitali! Dichiarazione finale di F.T. Marinetti
La presenza di sua cugina in casa sua, dopo la dichiarazione senza equivoco del suo amore, cui le aveva deposta sulle labbra, indicava ch'egli era forse più complice che colpevole. In ogni caso, la speranza intonava nel suo cuore un inno di trionfo.
Parola Del Giorno
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