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Aggiornato: 24 giugno 2025


Certo, è abitudine, e sará finché duri mondo. E noi non saremo ammessi a lagnarcene, finché si rinnoveranno, men frequenti che a' secoli decimoquarto o decimoquinto, ma troppe ancora pel decimonono, simili nefanditá. queste poi torceranno il secolo nostro dalle monarchie rappresentative, piú che quelle dei maggiori torcessero il loro dalla signoria assoluta.

A Damiano toccarono il cuore le gravi e pietose parole del prete. Pigliò la mano della madre, la baciò, senza ch'ella se ne fosse accorta; e i due amici, tacitamente attraversando la crociera, uscirono dell'Ospedale. Capitolo Decimoquinto

Sin dall'estremo scorcio del secolo decimoquinto, era stato per la prima volta assalito da quello spavento che, come epidemia, s'era impadronito di tutta quella folla di tiranni e tirannetti che padroneggiavano la media Italia, allorquando il Borgia aveva minacciato assoggettare a la Romagna tutta quanta, e non s'era fermato alle minacce. Sgombrato che fu, per l'improvvisa morte di papa Alessandro, quel tetro nuvolo che aveva oscurato l'orizzonte del suo potere, credè stornato ogni pericolo, e se ne tenne sicuro al tutto. Ma appena venne alla sedia pontificia Giulio Il, che non meno d'Alessandro e del Valentino bramava riconquistare alla Chiesa tutte le terre che gi

E cosí poi ora per il periodo che segue risulterá chiaro nella storia della coltura quell'allentamento di progresso, che incominciò, non giá, come si suol dire, col secolo decimoquinto, ma fin dalle morti contemporanee di Petrarca e Boccaccio intorno al 1375, che durò poi non per quel secolo intiero, ma solamente fin presso al suo mezzo; dopo il quale s'accelerò di nuovo il progresso rapidamente, splendidamente per li quattro impulsi che concorsero a quell'epoca, le due paci religiosa e politica, l'arrivo de' greci, e la grande invenzione della stampa.

Otto giorni dopo i fatti descritti nel capitolo decimoquinto, Bruto e Catone non si trovavano più a Livorno: la loro ambizione aveva trovato il modo di collocarli in seggio più alto; il che a noi basta indicare, non ci volendo spiegare di più, poichè non scriviamo una storia, ma bensì un romanzo. E non ci faccia specie la celerit

L'assalto del Ponte Milvio per altro non merita andare rammentato, che per un gesto degno dell'antica storia, e veramente dei così fatti se ne incontra nella greca, come nella romana, ed eziandio nella nostra italica del decimoquinto secolo; se nonchè temo forte, che ogni popolo abbia voluto vantare il suo di simile natura copiandolo da un altro, il quale forse non sar

Quindi un errore involontario e frequente: di tener il secolo decimoquarto, il secolo di Dante, Petrarca, Boccaccio e Giotto, quasi piú splendido in tutto, anche in politica, che non il decimoquinto, in che niun nome tale non apparisce a colpir gli animi nostri.

Vicino alla piazza del mercato v'è la Cattedrale, fondata verso la fine del decimoquinto secolo, al tempo della decadenza dell'architettura ogivale: allora chiesa cattolica, dedicata a san Lorenzo, ora la prima chiesa protestante della citt

In somma, il periodo da noi qui considerato si suddivide in due andamenti; uno lento, l'altro rapidissimo; uno mediocre, l'altro grande; ed in coltura come in politica la cosí detta mediocritá del secolo decimoquinto si riduce alla prima metá od al primo terzo di esso.

L'opera è scompartita in tre volumi del formato di un giusto «ottavo». La raccolta incomincia da un saggio di poesie del secolo decimoquinto, e precisamente da alcune di Giovanni de Mena; poscia si allarga, e comprende gli altri secoli susseguenti fino alla morte del poeta don Giuseppe Cadalso, che è quanto dire fino all'anno 1782.

Parola Del Giorno

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