Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 2 maggio 2025


I poëti d'Arcadia han pensato a costoro! Essi cantaron Fille, Tirsi, Clori e Lindoro; Coprirono di cipria le piaghe puzzolenti; Sulle teste dei villici versaron l'acque olenti; Nascosero gli stracci sotto i nastri ideali; Posero loro in bocca idilii e madrigali; Indi li presentarono alle dame annoiate! Oh!... Vigliacchi sarcasmi! Oh!... Ironie scellerate!...

Una sera tiepida e serena di primavera m'era sdraiato ai piedi del monte Liceo all'ombra d'un colossale platano, ed assorto come in estasi contemplava il tramonto che dava a questa regione un singolare ed incantevole aspetto. Lontano lontano la cima dei monti si confondeva coll'azzurro cielo e l'azzurra onda del golfo d'Arcadia scintillava agli ultimi bagliori del sole.

Invece la storia, le opere letterarie, artistiche, musicali, tutto insomma quello che è prodotto dello spirito umano, non è soggetto a vere e proprie leggi. Quelle che i tedeschi onorano con tal nome solenne, sono tanto leggi quanto io sono arciduca d'Austria. Per esempio, il professore Eselkopf scuopre che una certa scuola di poeti alessandrini si è sempre astenuta dal collocare una sillaba lunga nella tale o nella tal'altra sede del verso gli è come se, per esempio, qualche serbatoio d'Arcadia si fosse imposto l'obbligo di non far cadere mai nell'endecasillabo un accento sulla terza sillaba. Eselkopf parla subito di legge, e gli eselkopfiani di Germania non esitano a paragonarlo a Leonardo da Vinci o a Galileo: quelli d'Italia battono le mani. Ma ai lettori non filologi non ho bisogno d'aggiungere parole per dimostrare che razza di leggi siano codeste. E pure ammesso che nello studio dei fenomeni letterarî si possano osservare ricorrenze che somiglino, sempre però assai da lontano, alle vere leggi scientifiche, sussiste però immutabile il fatto, evidente a chiunque abbia sale in zucca, che l'Iliade, la Divina Commedia, le Tragedie di Shakespeare, avranno sempre importanza per stesse, e non gi

Se 'l ciel sempre sereno e verdi i prati, sieno al bel gregge tuo, dolce pastore vero d'Arcadia e di Toscana onore, più chiaro fra i più chiari e più pregiati: se tanto in tuo favor girino i fati, che mai tor non ti possa il dato core Filli, tu a lei tuo santo amore, onde vi gridi ogni uom saggi e beati: dinne, caro Damon, s'alma vile e cruda esser può, ch'essendo amata renda invece d'amor tormenti e morte.

Similmente fingono li nostri poeti Ercule d'uomo essere in Dio transformato, e Licaone re d'Arcadia transmutato in lupo: nulla altro volendo mostrarci, se non che, virtuosamente operando come fece Ercule, l'uomo diventa Iddio per participazione; e viziosamente operando, come Licaon fece, cade in infamia, e, quantunque nel primo aspetto paia uomo, quella bestia è dinominato, i vizi della quale sono a' suoi simiglianti: Licaone, percioché rapace e avaro e ingluvioso fu, vizi familiarissimi al lupo, in lupo transformato si disse.

Parola Del Giorno

accollati

Altri Alla Ricerca